Il divieto di dimora nel Comune di Marsala (Trapani), e’ stato disposto nei confronti di don Vito Caradonna, parroco trentasettenne della borgata San Leonardo. In virtu’ del provvedimento, emesso dal Gip di Marsala Francesco Parrinello ed eseguito dal Nucleo di polizia giudiziaria della Finanza, il sacerdote si e’ trasferito al Vescovado di Mazara del Vallo.
La misura si collega alle indagini cui il prete e’ sottoposto per le ipotesi di reato di appropriazione indebita, truffa e circonvenzione di incapace. In base a una denuncia al vaglio degli inquirenti, don Vito Caradonna nel 2010 sarebbe riuscito a farsi consegnare circa 70 mila euro da un parrocchiano, ex militare della Marina con problemi psichici, dicendo che il denaro doveva essere donato “agli angeli”. La somma sarebbe stata restituita nell’ottobre dell’anno scorso, dopo l’intervento di un legale incaricato dai familiari dell’ex militare. Il religioso, ex cappellano della casa circondariale di Marsala, dal 2008 e’ inoltre sotto processo a Marsala per tentata violenza sessuale: e’ accusato di avere commesso abusi su un ragazzo maggiorenne, dopo averlo invitato in casa a prendere un caffe’.