Ladri per fame. Pronti a razziare carciofi, frutta e verdure pur di mettere qualcosa sotto i denti. E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme su uno degli effetti della crisi in un Paese come il nostro dove la spesa per l’alimentazione raggiunge quasi il 19% del totale. Le segnalazioni di “raid” in campagne e allevamenti sono sempre piu’ numerosi: nel mirino, senza predilezioni particolari, un po’ tutte le produzioni commestibili.
Qualche esempio? A Sezze, in provincia di Latina, sono “spariti” un migliaio di carciofi, “staccati uno a uno, provocando danni anche ai raccolti futuri”, racconta il presidente della Coldiretti locale, Vittorio del Duca, che insieme agli altri agricoltori vittime dei nuovi “affamati” ha presentato regolare denuncia ai carabinieri. Ad Afragola in settimana sono stati colti in fragrante due ladri di scarole (il “corpo del reato”, 500 cespi freschissimi, erano stati stipati in macchina), a Caserta sono state fatte portate via le fragole in serra. “D’altra parte – sottolinea Coldiretti – i carciofi romaneschi sono venduti al consumatore in media a quasi un euro al chilo anche se l’agricoltore riceve solo 40 centesimi, le scarole a 2,15 euro ma al produttore vanno in media 31 centesimi”. I “colpi” avvengono preferibilmente di notte e oltre alle perdite provocate dalla sottrazione dei prodotti comportano spesso anche “danni alle strutture e alle coltivazioni in campo, magari non ancora pronte per la raccolta”.