SPARANISE – E’ da oggi disponibile on line sull’albo pretorio del sito web istituzionale del comune di sparanise il regolamento dell’Imposta Municipale Propria approvato nel corso del consiglio comunale del 28 febbraio scorso. La nuova tassa, introdotta dal decreto legislativo 14 marzo 2011 n° 23 recante disposizioni in materia di federalismo fiscale, dopo la temporanea abolizione dell’ICI, reintroduce il balzello che colpisce i proprietari di immobili ed ha effetto a partire dal 1 gennaio 2012.
A margine del consiglio comunale la maggioranza Sorvillo ha dunque proposto di determinare l’IMU in base ad una tabella composta da 3 fasce principali che parte dall’aliquota base, quella che colpisce la maggioranza dei cittadini, che è stata fissata allo 0,76 per cento. Seguono poi le tariffe agevolate che interessano a vari titolo più soggetti come l’aliquota dello 0,40, riguardante le unità immobiliari adibite ad abitazione principale del soggetto passivo e relative pertinenze; sempre lo 0,40 per cento viene applicato sulle unità immobiliari possedute a titolo di proprietà o usufrutto da cittadini che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente a condizione che la stessa non risulti locata; 0,40 per cento, infine, per le unità immobiliari concesse ad uso gratuito dal possessore ai suoi familiari per i parenti fino al 1° grado, come ad esempio genitori e figli. In questo caso specifico, però, per lo Stato questa agevolazione non conta visto che la fa rientrare nell’abito dei altri fabbricati non considerati prima abitazione soggetti allo 0,76. Il Comune di Sparanise, pur di agevolare questa fascia, ha rinunciato al proprio gettito che è pari al 0,38 per mille. In questo caso, la tassa va interamente allo Stato. Come previsto dal regolamento saranno applicate anche le detrazioni d’imposta per l’abitazione principale che è pari ad euro 200,00 e che con la maggiorazione di 50 euro a figlio può arrivare fino ad un massimo di euro 400,00. La detrazione di 200 euro è applicata anche alle unità immobiliari possedute a titolo di proprietà ai cittadini che a causa di una lunga degenza da ricovero risultino residenti negli istituti di cura. Infine, rimangono i dubbi, non solo interpretativi ma anche di regolamento, in base ai quali non è ancora dato sapere se i cittadini dovranno fare un versamento complessivo che comprenda la quota che va allo stato e quella che va ai comuni oppure due versamenti distinti.