Altro che Guelfi e Ghibellini, i conflitti interni al Pd non finiscono mai. E così mentre i vertici nazionali, tra un impegno elettorale e l’altro, continuano a vivere in un mondo tutto loro e a debita distanza dai militanti, ancora di più se militanti veri, ecco che a livello locale arriva al pettine il nodo Aversa. Un nodo che la segreteria provinciale di questa sera, convocata con all’ordine del giorno le deliberazioni n. 008 e 017 del 2021 della Commissione nazionale di garanzia, era chiamata a sciogliere. Era poiché all’ultimo momento è stata rinviata ad una data tra fine agosto ed inizio settembre.
Anche se chiamare il segretario provinciale Emiddio Cimmino a sciogliere un nodo interno al partito ci sembra una scelta di dubbia efficacia, dal momento che nella sua città, San Tammaro, qualche nodo avrebbe contribuito a crearlo con la caduta del sindaco, ovviamente di area Pd, Ernesto Stellato. Contro cui, non a caso evidentemente, proprio Cimmino si appresta a scendere in campo nelle Comunali di ottobre. Ma lasciamo da parte San Tammaro, almeno per il momento, e restiamo concentrati su di Aversa. Sul capo dei consiglieri comunali del Pd, Santulli, D’Angelo e company, pende sospensione dal partito di tre mesi, susseguente alla scelta di schierarsi per la sfiducia nel confronti dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia. Ma dall’alto è anche arrivata la decisione di dichiarare decaduto l’attuale direttivo e, dunque, anche dell’attuale segretario Francesco Gatto. E come se non bastasse l’attuale gruppo del Pd, forte dell’arrivo di nuove adesioni, ha provveduto ad eleggere un nuovo capogruppo. Decisione contestata da Santulli e company, i quali sostengono: “Sospesi dal partito ma non dal gruppo!”. Che cosa sarà chiamata a decidere la segreteria provinciale tra circa un mese? Sostanzialmente sarà chiamata a favorire una mediazione. In caso contrario potrebbe aprirsi la strada che porta al commissariamento della sezione. Compito che spetterebbe al segretario regionale Leo Annunziata. L’interrogativo che girava nei giorni scorsi era: “Ma la decadenza del direttivo coinvolge anche lo stesso segretario?”. Ebbene sembra proprio di sì. Dunque o si media o, come sempre capita in ogni scontro, si dovranno contare i feriti. Da una parte e dall’altra! Se ne vale la pena…