Per una città come Aversa con spiccata vocazione commerciale il mercato ortofrutticolo di viale Europa rappresenta un volano importante per l’economia locale. Eppure, dopo quasi due anni di chiusura, solo la metà dei lavori di restyling sono stati completati e molti operatori non possono rientrare nella struttura. Da qui il grido d’allarme a fare presto nell’opera di completamento per consentire al Mof di ritornare in funzione a pieno regime. La responsabilità dei ritardi è addebitabile all’amministrazione comunale targata Alfonso Golia che fin dalla chiusura del mercato ha dimostrato di non essere all’altezza di fronteggiare in modo adeguato una problematica con coefficiente di priorità altissimo. “Stiamo subendo – dichiarano alcuni commercianti estromessi dal Mof – danni incalcolabili. Attorno al mercato ruota un’intera economia che dà lavoro a circa 400 famiglie. Agli amministratori non chiediamo altro che metterci nelle condizioni di poter tornare a lavorare”. Una richiesta più che legittima.
Ma finora dal municipio sono arrivate poche risposte concrete. In riferimento ai contenziosi sui canoni arretrati l’assessore alle Attività produttive Francesco Sagliocco ha liquidato il caso con i soliti proclami: “Faremo tornare il mercato ai fasti di un tempo”. Al netto delle chiacchiere servirebbero fatti concreti. E i fatti dicono che il 50% dell’area mercatale è ancora off-limits per i lavori in corso. Così come è tutt’altro che risolta la questione dei canoni arretrati. Alcuni operatori si sono messi in regola, altri ancora no. Insomma sarebbe il caso che gli amministratori mettessero nel cassetto la propaganda e si rimboccassero le maniche per riportare davvero ai tempi d’oro il Mof. Anche perché il sindaco e gli assessori costano ai cittadini la bellezza di 252mila euro all’anno di indennità di carica. Per ora d’oro sono soltanto i loro stipendi.
Mario De Michele