La rosa dei candidati alla successione di Giovandomenico Lepore alla guida della procura di Napoli era stata individuata da tempo. Ma ora la Commissione per gli incarichi direttivi del Csm , alle prese con il complicatissimo compito di convergere possibilmente su un unico nome, l’ha ufficializzata, convocando per martedi’ prossimo i tre procuratori in pole position: si tratta di Paolo Mancuso, capo della procura di Nola, Corrado Lembo, procuratore a Santa Maria Capua Vetere e Giovanni Colangelo, capo dei pm di Potenza.
Sono ormai mesi che i consiglieri non riescono a sciogliere il nodo della guida della procura piu’ grande d’ Italia, considerato che Lepore e’ andato via ai primi di dicembre e che il mese scorso e’ fallito il tentativo della Commissione di arrivare a una proposta in tempo per il primo plenum presieduto da GiorgioNapolitano. E il fatto che intanto sia stato nominato all’unanimita’ Giuseppe Pignatone procuratore di Roma, ha paradossalmente complicato la situazione, visto che ha reso ancora piu’ difficile per la Commissione presentarsi al plenum spaccata, con piu’ candidati. Era sembrato a un certo punto che una convergenza si potesse raggiungere su Colangelo, un’ipotesi sponsorizzata da Unita’ per la Costituzione, la corrente di centro dei magistrati. Ma le elezioni dell’Anm, segnate dalla vittoria di Magistratura Indipendente, il gruppo piu’ moderato che sostiene Lembo (mentre Mancuso e’ un esponente di spicco di Magistratura democratica), hanno rimesso in gioco tutto. E oggi nel tentativo di superare l’impasse tre componenti della Commissione (i togati Paolo Carfi’ e Francesco Cassano e il laico del Pd Glauco Giostra) avevano chiesto di convocare anche Sandro Pennasilico, il procuratore aggiunto di Napoli, che attualmente e’ ”reggente” dell’ufficio di procura, e che in passato e’ stato consigliere del Csm. Ma la loro proposta e’ stata bocciata dal presidente della Commissione Tommaso Virga, dal laico del Pdl Bartolomeo Romano e dalla togata di Unicost Pina Casella.