Così come aveva annunciato, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, ha rassegnato le proprie dimissioni. “Mi dimetto – ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di questa mattina -, perché non mi sento di rappresentare uno Stato nel momento in cui si presenta con la sua faccia più torva”.
    La decisione è arrivata dopo che i magistrati di Santa Maria Capua Vetere avevano deciso di non concedere un’ ulteriore proroga all’abbattimento, previsto per domani, di uno stabile abusivo in via Ancona. Vi risiedono due famiglie indigenti con quattro bimbi. Dove andranno, adesso, questi quattro bimbi? Si è chiesto il sindaco e chi chiediamo noi:

    “Solo a Casal di Principe sono almeno 1400 le case dichiarate abusive con sentenza, 300 nel vicino comune di Casapesenna, 1600 a San Cipriano d’Aversa, e si tratta quasi tutte di case abitate da famiglie non abbienti. Sempre a Casal di Principe, per 250 abitazioni c’è l’ordine esecutivo di demolizione. Per ogni abbattimento è il Comune a farsene carico, per cui accanto al dramma abitativo si pone anche un problema di risorse pubbliche. Non ha caso – ha chiarito Natale -, con la Cassa Depositi e Prestiti abbiamo acceso mutui pari ad 1,6 milioni di euro per undici abbattimenti; ogni demolizione costa tra 150mila e i 200mila euro. Se pensiamo che sono 250 le abitazioni a Casal di Principe per cui c’è un ordine esecutivo di abbattimento, arriveremmo alla cifra mostruose di 35 milioni di euro solo per il mio Comune; e pensare che la Cassa Depositi e Prestiti ha accantonati 50 milioni per le demolizioni”. Per questa sera è in programma un sit-in di protesta a Casal di Principe.

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