Poco più di 8 mesi fa lo definiva, assieme agli altri 4 consiglieri di maggioranza che avevano determinato lo scioglimento del consiglio, “cospiratore irresponsabile, vile e falso”. Oggi, in vista delle comunali del 3 e 4 ottobre, è in trattativa con lui per un posto nella sua lista. Prove tecniche di (ri)accordo tra l’ex sindaco Antonio Tatone e Antonio Di Martino. Eppure l’ex primo cittadino usò parole di fuoco per attaccare i suio “ex 5 consiglieri”. Era il 19 dicembre 2020. Tramite un lungo post Fb Tatone lanciò vere e proprie cannonate all’indirizzo dei “traditori”, tra cui Di Martino, figlio di Ludovico, coordinatore dell’Ambito socio-sanitario C6.
“Non hanno mai dato segni di vita in amministrazione, si sono candidati nella lista da me capeggiata soltanto perché sicuri di vincere”. Tatone spiegò che i cinque consiglieri si erano dimessi in massa con l’opposizione perché avevano chiesto “tre assessorati”. Un ricatto, scrisse il sindaco appena defenestrato, al quale “lui non avrebbe mai sottostato”. I 5 dimissionari finirono nel mirino di Tatone per il loro presunto immobilismo amministrativo. Pur non facendo il nome, fece un chiaro riferimento a Antonio Di Martino definendolo “omminicchio senza barba”. “Ha avuto il coraggio di sostenere che al Comune non si metteva in atto nemmeno l’ordinario, senza mai essersi interessato personalmente di alcunché. Caro omminicchio lo stipendio te lo devi sudare e non elemosinare come è tua consuetudine”. Ora dopo quelle frasi al vetriolo il candidato sindaco Tatone dialoga con Di Martino nella speranza di inserirlo nella sua lista. Alla faccia della coerenza.
Mario De Michele