Una sfornata di incarichi diretti affidati tutti a parenti di amministratori locali di Cesa. Dopo il caso del fratello del consigliere comunale Nicola Autiero che ha intascato assieme ai suoi soci oltre 72mila euro per la riqualificazione del Parco agricolo in località Arena (clicca qui) un altro familiare “illustre” ha beneficiato di un incarico quasi dello stesso importo, per la precisione pari a 73.389 euro, per il recupero dell’area dell’ex Palestra del Fanciullo che si trova nei pressi di piazza De Michele. Stavolta il tecnico unto dal Signore è Cesario Villano, cugino di primo grado dell’omonimo assessore ai Lavori Pubblici. Così come per l’architetto Michele Autiero, fratello di Nicola, anche per l’architetto Villano il Comune ha optato per la trattativa diretta con un unico operatore economico nonostante si trattasse di un cospicuo importo.
L’alternativa più conveniente per l’ente sarebbe stata, ad esempio, quella della procedura negoziata con 5 operatori. Questo avrebbe garantito un ribasso maggiore, essendoci più concorrenza, rispetto al 5% proposto dal cugino dell’assessore Villano. Come già ribadito nel nostro primo articolo la procedura di acquisto dei servizi tecnici tramite trattativa diretta con un unico operatore è consentita per incarichi sotto la soglia dei 139mila euro, ma la normativa non vieta di adottare altri criteri per favorire la concorrenza e ridurre i costi tecnici. Con almeno 5 offerte il ribasso sarebbe stato in media tra il 15 e il 20%. Nel caso della progettazione definitiva e esecutiva dell’ex Palestra del Fanciullo ci sarebbe stato un risparmio di risorse di circa 15mila euro. Invece il Comune capeggiato dal sindaco Enzo Guida continua a conferire incarichi diretti con l’aggravante che in molti casi a beneficiarne sono familiari stretti degli amministratori. E alla fine della fiera a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini.
Mario De Michele