In gran parte rivolto al governatore campano Stefano Caldoro (assente perché impegnato a Roma per motivi istituzionali), l’intervento del commissario regionale del Pdl Francesco Nitto Palma al congresso cittadino del partito in corso a Napoli.

Immancabili i riferimenti alle recenti polemiche intercorse tra i due nei giorni scorsi. Nitto Palma ha esordito dicendo di voler omaggiare il governatore “dell’uccello della pace, ovvero la colomba pasquale” aggiungendo che le uniche armi con le quali potrebbe andare a duello con lui “sono due pistole di cioccolata”. “Questa divisione – ha detto Nitto Palma – per quel che mi riguarda può finire qui. Stefano Caldoro è uno dei leader del Pdl, e il presidente della Regione Campania che i sondaggi premiano per la sua attività, e noi vogliamo che sia più vicino al nostro partito. Ho chiesto di poterlo incontrare in vista delle elezioni amministrative per discutere nei prossimi giorni liste e candidati insieme. Noi – ha proseguito Nitto Palma – abbiamo bisogno di Stefano Caldoro, vogliamo che ci sia accanto e siamo pronti fin da adesso a ricevere i nove consiglieri del ‘Gruppo Caldoro’ per rappresentare la nuova unità. E il Pdl è schierato al suo fianco e lo sosterrà nella battaglia sui fondi europei strumentalmente promossa dal Pd. Riconosciamo – ha ribadito il commissario regionale del Pdl – in Stefano Caldoro uno dei leader del nostro partito e vogliamo lavorare con lui per rendere ancora più forte la Regione Campania essendo noi più vicini a lui e lui più vicino a noi. E’ finito – ha sottolineato – il tempo delle battute a effetto e delle strumentalizzazioni politiche”. Nitto Palma ha quindi concluso il suo intervento chiedendo alla platea – che ha risposto positivamente – un applauso partecipato per Stefano Caldoro. In precedenza Nitto Palma aveva respinto le accuse rivolte al Pdl di essere un partito anti-giudici. “Questa etichetta – ha detto – c’é stata affibbiata strumentalmente da qualcuno, e non da Caldoro. Come si può affermare che siamo un partito anti-giudici – si è chiesto Nitto Palma – se è stato il nostro governo a disporre l’indurimento del 41 bis e se in Campania il commissario regionale ha alle spalle anni e anni di magistratura e processi?”.

 

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