La minoranza ha bocciato in toto le scelte del sindaco Vincenzo Gaudino sulla nuova giunta. Finora sono stati nominati soltanto tre assessori. Di taglio opposto il giudizio di Orta in Movimento che “esprime soddisfazione per l’avvio della composizione della giunta, viste le tante urgenze della città”. “Facciamo i nostri auguri di buon lavoro al vicesindaco Vincenzo Tosti e agli assessori Marilena Belardo e Pasquale Del Prete. Le loro sono deleghe importanti, che comportano grandi responsabilità. In particolar modo, sul fronte ambiente e quello delle strutture sportive e ricreative, i cittadini hanno grandi aspettative di provvedimenti rivoluzionari ed immediati, che sicuramente non saranno disattese”. Il gruppo del senatore Fabio Di Micco rimarca l’importanza di rispettare gli accordi preelettorali e rivendica la carica di presidente del consiglio comunale, che sarà coperta da Antonio Carbisiero. “La nomina – largamente preannunciata – di Tosti vicesindaco è doppiamente importante perché rappresenta il chiaro segnale che sono e continueranno ad essere rispettati gli accordi iniziali, quelli che danno dignità a questa coalizione e sulla base dei quali essa è nata; accordi che prevedono assegnata alla nostra lista la presidenza del Consiglio comunale, una carica che rivendichiamo anche alla luce dell’ottimo risultato elettorale conseguito e che riflette il giusto equilibrio delle forze di maggioranza”. La posizione di Orta in Movimento pienamente in linea con Città Visibile è la dimostrazione plastica di una spaccatura all’interno della maggioranza. Da un lato ci sono il collettivo e il team di Di Micco, dall’altro i Democratici e Riformisti che nei giorni scorsi avevano chiesto a gran voce la formazione di una giunta tecnica. Gianfranco Piccirillo, Espedito Ziello e Mario Vozza avevano rimarcato di non aver siglato alcun accordo preelettorale chiedendo a Gaudino di comporre l’esecutivo puntando sulle competenze. Ma i tre moschettieri non hanno trovato terreno fertile. Non a caso Orta in Movimento esprime soddisfazione proprio per le scelte politiche operate dal sindaco. “Siamo parimenti soddisfatti delle nomine squisitamente politiche degli assessorati, necessità emersa nelle ultime riunioni di coalizione. L’alto tasso di astensione al voto delle amministrative – quasi la metà degli aventi diritto – fa gravare su tutti noi una ulteriore responsabilità: c’è bisogno di ricostruire il rapporto deteriorato tra i cittadini ortesi e la politica locale. Ci aspettano grandi sfide – si legge in una nota di Orta in Movimento -, su tutte la necessità di intercettare i fondi del PNRR, e siamo pienamente d’accordo con i nostri partner di coalizione che debbano essere proprio le forze politiche, con le loro risorse interne, ad assumersi la responsabilità della gestione diretta di tutti gli asset amministrativi, per dare un segnale chiaro ai cittadini riguardo al fatto che, come spesso abbiamo ripetuto in campagna elettorale, Orta di Atella può contare finalmente su una classe politica nuova e competente, pronta a governare la città”. Resta la frattura interna tra le varie anime della coalizione. Come reagiranno i Democratici e Riformisti che per ora sono stati messi nell’angolo?

Mario De Michele

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