«Stop invasione dei ristoranti sul lungomare». Il freno all’occupazione di suolo dei tavolini, oggi regolarmente autorizzata, su via Partenope è previsto nel progetto di restyling del lungomare, approvato dalla vecchia amministrazione e che sarà portato avanti dalla giunta guidata da Gaetano Manfredi. Se n’è discusso ieri in commissione Mobilità del Consiglio comunale, presieduta da Nino Simeone, alla quale hanno preso parte l’assessore Edoardo Cosenza, Confcommercio, la prima Municipalità e una decina di associazioni ambientaliste. «Saremo rigorosissimi sull’uniformità degli arredi dei ristoratori, perché oggi sono assolutamente non coordinati oltre che troppo estesi» ha sottolineato Cosenza durante il suo intervento. E mentre si alza il livello dello scontro sull’ipotesi «riapertura sì-riapertura no» l’assessore sottolinea: «Per il lungomare la pedonalizzazione non ha seguito la cronologia giusta. Sono per la pedonalizzazione, ma anche per una città che funzioni, con trasporti efficienti e ampi spazi per parcheggiare». Per decidere se riaprire o meno al traffico il lungomare, l’amministrazione sta passando al setaccio i dati del flusso di traffico all’interno della Galleria Vittoria, riaperta prima di Natale. Il dato di afflusso di gennaio, all’interno del tunnel della Vittoria, è di 1.750 veicoli tra le 8 e le 9 del mattino. «Numeri – spiega l’assessore Cosenza – al di sotto della media degli anni precedenti, sia perché gennaio in genere è un mese a minor traffico, sia perché siamo in emergenza Covid e in generale le persone escono di meno, con qualsiasi mezzo. Il limite di saturazione della viabilità è di 2.500 veicoli, quindi c’è attualmente un margine e non siamo vicini alla saturazione. Continueremo nei prossimi mesi a misurare i flussi di traffico, vogliamo dati ogni 15 giorni per una statistica completa e per poter decidere con logica e senza posizioni ideologiche». Per il momento il lungomare resta «liberato dalle auto», anche se si dovrebbe andare verso una riapertura seppur parziale del tratto di strada. Resta in piedi l’ipotesi proposta da Simeone, anticipata dal Mattino, di aprire in alcune fasce di «garanzia»: 7-10, 16-19, dal lunedì al venerdì con pedonalizzazione completa nel weekend. Sugli scudi le associazioni ambientaliste, che si dicono contrarie anche all’ipotesi paventata dall’amministrazione di aprire nella zona due grandi parcheggi: uno interrato a piazza Vittoria, uno nella zona del Molosiglio. Un modo per combattere «la sosta selvaggia e i parcheggiatori abusivi» ha detto Cosenza. «Sono posizioni anacronistiche e poi i parcheggi attirano soltanto il traffico» tuonano invece gli ambientalisti.
Contrari alla riapertura al traffico Wwf, Green Italia, Greenpeace e Cleanap, affiancati dai consiglieri comunali Luigi Carbone (Verdi) e Alessandra Clemente (Misto), mentre si sono espresse favorevolmente sull’apertura al traffico veicolare durante la settimana, ad eccezione del weekend, Confcommercio Napoli, con la presidente Carla Della Corte e «Cittadinanza attiva». Ribadisce la sua posizione di «sì alla riapertura» anche Giuliano Annigliato di Essere Napoli. Gennaro Acampora del Pd ha ribadito il suo no alla chiusura con apertura delle due corsie solo in caso di emergenza. Resta a guardare per il momento la prima Municipalità (Posillipo, Chiaia, San Ferdinando). «Il punto interrogativo – ha spiegato la presidente Giovanna Mazzone – è se prendere una decisione sulla situazione attuale o su quando termineranno i lavori, perché dobbiamo contestualizzare il tutto sul piano viabilità della zona». Il restyling, che andrà completato entro il 31 dicembre del prossimo anno, dovrebbe partire dopo l’estate. I lavori verranno scaglionati e si procederà per fasi. Resterà sempre disponibile una corsia per le auto da usare in casi di emergenza. Ma come cambierà il nuovo lungomare? Pista ciclabile e due corsie carrabili, marciapiede lato mare, uno spazio per bar e ristoranti ridotto rispetto a quello a disposizione oggi, wifi libero. Cosenza ha ricordato poi, che il progetto «contrariamente a quello che si poteva pensare dal rendering iniziale, non è di totale pedonalizzazione». Ci sono infatti due corsie pienamente carrabili. «La parte stradale è progettata correttamente – evidenzia poi l’assessore – come sottofondo e come materiali, per non avere più brutture come via Toledo e via Chiaia dove c’è una sconnessione della pavimentazione».