Stop alle restrizioni per i vaccinati (anche in zona rossa), quarantene ridotte a scuola e soprattutto Green pass con “durata illimitata”. Con l’ultimo decreto adottato dall’esecutivo, l’Italia pare finalmente pronta ad un’uscita graduale dalla pandemia. Tant’è che già a partire da lunedì prossimo, il 7 febbraio, scatteranno le nuove regole, che vanno proprio in tale direzione. La più importante – perché quella che probabilmente coinvolge più persone, dati i circa 48milioni di vaccinati in Italia – è proprio la modifica del certificato verde. In pratica nella sua versione rafforzata, rilasciata solo a coloro che sono vaccinati o guariti, non scadrà più dopo 6 mesi come accade in questo momento. Cosa bisogna fare? Semplice, i 12 milioni di cittadini che non l’hanno ancora fatto, devono sottoporsi alla terza inoculazione. Una volta ricevuto il booster il Qr code non avrà più una data di scadenza perché, spiegano il governo e gli esperti, al momento non è noto se ci sia o meno bisogno di fare una quarta dose. È bene però ricordare che ai guariti o a coloro che hanno ricevuto solo due dosi di vaccino, viene rilasciata una certificazione verde che scade dopo 6 mesi. Del resto va anche tenuto a mente che è oggi abbastanza lunga la lista dei luoghi in cui è obbligatorio avere il Green pass rafforzato: i mezzi di trasporto, aerei, treni, navi, pullman, autobus e metropolitane, ma anche per accedere a piscine e palestre, alberghi e strutture ricettive, fiere, stadi (la cui capienza massima all’aperto è al 50% dei posti disponibili, al chiuso scende al 35%), centri congressi e sagre, musei, mostre e centri culturali, cerimonie civili o religiose e feste conseguenti, per entrare in bar e ristoranti anche all’aperto. Mentre dall’1 febbraio serve almeno quello base per accedere agli uffici pubblici, a servizi postali, bancari e finanziari, ma anche per andare dal parrucchiere, o dal barbiere, e per attività commerciali, escluse quelle di primaria necessità. Non solo. All’interno del testo del governo trova spazio anche la semplificazione delle regole per le quarantene a scuola. Così nelle scuole per l’infanzia le attività proseguono in presenza fino a quattro casi positivi al Covid e al quinto sono sospese per cinque giorni. Mentre alle elementari (scuola primaria) c’è la prima differenziazione: fino a quattro positivi l’attività prosegue in presenza con insegnanti e studenti con la Ffp2 (non se minori di sei anni) per dieci giorni dalla scoperta dell’ultimo caso; dal quinto invece chi ha ricevuto la terza dose o ha completato il ciclo primario da meno di quattro mesi prosegue in presenza con la Ffp2, gli altri vanno in didattica digitale integrata. Per quanto riguarda le medie e superiori (scuola secondaria), già dal primo caso positivo si indossano le mascherine Ffp2, mentre dal secondo vanno in didattica digitale integrata per cinque giorni solo gli studenti non vaccinati con terza dose, guariti da meno di quattro mesi o che hanno completato il ciclo primario (due dosi) da meno di quattro mesi. Infine, la tanto attesa ridefinizione delle zone rosse (che al momento non sono presenti nella Penisola). Nel decreto viene specificato che per chi è vaccinato vengono eliminate le restrizioni. E quindi, gli spostamenti e tutte le attività vietate nelle zone arancioni e rosse saranno consentite solo ai possessori del super Green pass.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui