Chissà cosa darebbe Vincenzo Gaudino per non fare il bilancio dei primi 100 giorni di amministrazione. Il sindaco di Orta di Atella ha poco o nulla da mettere sulla bilancia dell’opinione pubblica. Primo punto nero il mancato completamento dell’assetto della giunta. L’esecutivo è ancora formato solo da tre assessori: Vincenzo Tosti (vicesindaco), Marilena Belardo e Pasquale Del Prete. Restano nelle mani di Gaudino deleghe “pesantissime” come quelle all’Urbanistica, ai Lavori pubblici e alla legge 328/2000. Nemmeno Hulk riuscirebbe a sobbarcarsi tutte assieme questioni spinose come l’approvazione del Puc, la pianificazione del Pnnr e le Politiche sociali. Figuriamoci Gaudino che non ha il fisico da supereroe. Per evitare ulteriori tensioni con i tre moschettieri Gianfranco Piccirillo, Espedito Ziello e Mario Vozza il primo cittadino ha messo il completamento dell’esecutivo in naftalina nella speranza di trovare una soluzione indolore tra qualche mese. Nei giorni scorsi si sarebbe proposto Ziello ma Gaudino gli ha chiuso la porta in faccia. Se sul piano politico il fuoco cova sotto le ceneri da un punto di vista amministrativo il sindaco e la maggioranza hanno ben poco da mettere in mostra dopo i primi 100 giorni di mandato.
Eppure hanno ereditato dalle passate gestioni la bellezza di 5 milioni e mezzo. Cinque milioni da destinare alla rigenerazione urbana. Cinquecentomila euro per i parchi giochi e per il rifacimento di piccole strade. Per i parchi giochi la procedura adottata dalla giunta naviga in un mare di dubbi e perplessità. La somma di circa 90mila euro è stata destinata all’acquisto di giostrine e all’organizzazione di una sorta di mini-mini-campus di 3 giorni. Mentre i fondi del Ministero per la Famiglia erano finalizzati alla promozione di un “vero” campus della durata di almeno un mese. Peraltro hanno partecipato pochi ragazzi senza alcun criterio di scelta (Isee o altro). Si potrebbe configurare quindi un danno erariale. Per non parlare del parco giochi in via Lampitelli collocato sotto un traliccio dell’alta tensione. Come mai l’ambientalista Tosti è muto come un pesce su una vergogna del genere? Oscena la condizione di alcune strade. In alcuni tratti Orta di Atella sembra una città sotto i bombardamenti. In tema di politiche sociali grida vendetta il servizio trasporto ancora fermo al palo con inevitabili e gravi disagi per le famiglie. Sul versante della sicurezza c’è da segnalare che il posto lasciato vacante dal precedente comandante dei caschi bianchi non è stato ancora coperto. Oltre alla giunta anche il comando vigili è monco. Come primi 100 giorni davvero un disastro. Complimenti.
Mario De Michele