Potremmo dividere i flussi migratori del conflitto russo-ucraino in due macroblocchi: c’è chi cerca rifugio nella vicina Polonia e chi invece ritorna nella propria terra madre, in Ucraina. Dalla Campania, che conta circa 42mila ucraini, si è registrato un alto numero di partenti verso Kiev. In molti sono partiti da Caserta ma anche da altre zone della Campania per imbracciare le armi e combattere in difesa del loro Paese contro l’invasione russa. Ma se è vero che molti cittadini ucraini sono in viaggio, c’è anche chi sente questa guerra come se fosse la sua, spinto da uno spirito di fratellanza verso l’Ucraina che ha ufficialmente chiesto di fare parte dell’Ue. Secondo quanto riporta Skytg24, infatti, ci sarebbe un italiano pronto a dare il proprio supporto: «Né soldi, né gloria: non sono Rambo, anche se ho esperienze militari e di antiterrorismo, parto per difendere gli ideali e soprattutto i bambini». Lo afferma Fabio – il nome è di fantasia per garantire l’anonimato – 35 anni e originario della Campania, che ha deciso di arruolarsi tra i volontari della Brigata Internazionale in Ucraina. Al momento, Fabio è in attesa dei documenti per partire. Intenzionato a tornare in Ucraina anche padre Igor, sacerdote greco-cattolico, punto di riferimento della comunità ucraina sul territorio casertano. Non per combattere, naturalmente, ma potrebbe ipotizzarsi per lui un ruolo da cappellano militare. Se il vescovo gli darà il via libera, potrebbe andare in patria per sostenere da un punto di vista spirituale i soldati.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui