Via Ciardulli? Meglio Via dello scempio ambientale. Dalle condizioni in cui versa la strada di Orta di Atella servirebbe un cambio di toponomastica. Peccato che gli unici a non accorgersi di una vera e propria discarica a cielo aperto siano gli amministratori comunali. Verrebbe da dire: ma cosa ci stanno a fare? Beh, per gli assessori più che il territorio c’è un cospicuo stipendio mensile da salvaguardare. I principali responsabili di una situazione che definire indecente è usare un eufemismo sono il sindaco Vincenzo Gaudino e il suo vice Vincenzo Tosti. Quest’ultimo rischia il cognome: dovrebbe chiamarsi Tosta, come la faccia che ha ricoprire bellamente la carica di delegato all’Ambiente. Lui, un tempo ambientalista doc, oggi primatista assoluto nel campionato del menefreghismo sfacciato. Basta recarsi in via Ciardulli (nelle foto) per conferirgli la medaglia d’oro alla strafottenza. La strada, o quello che rimane di essa, è ridotta che peggio non si può. Sul ciglio sono disseminati rifiuti di ogni genere. Si va dai materassi ai cessi, non la voce verbale, ma i water dei servizi igienici, fino ai sacchi formato gigante di immondizia. Al mercato dell’indecenza si trovano oggetti di tutti i tipi: stivali, tubi di plastica, copricerchi per ruote d’auto, scatoloni, pezzi di mobilio. E chi più ne ha, più ne metta. Sport, quello dello sversamento abusivo di rifiuti, praticato da tanti sotto gli occhi impassibili di Gaudino e company. Eppure lo spettacolo è davvero indegno. A terra, cosparsi ovunque, cumuli di rifiuti sempre più alti. Sullo sfondo le abitazioni con vista immondizia. Se ci mettiamo anche i tralicci dell’alta tensione, che pure ci sono, lo “scatto” è d’autore: “Benvenuti in monnezza valley”. Una valle sempre più imponente, mentre la politica politicante si scanna una poltrona in più nell’esecutivo, negli enti strumentali o nelle società miste a maggioranza pubblica, l’Acquedotti tanto per non fare nomi. Che obbrobrio. E menomale che questa doveva essere l’amministrazione comunale dei “rifiuti zero”. Altrimenti la città, dopo le colate di cemento del boom edilizio, sarebbe sommersa da immondizia. Di questo passo il “risultato” sarà ampiamente raggiunto. Complimenti. Indietro tutta.
Mario De Michele