Pomeriggio di sangue a Marechiaro. Intorno alle 16 di ieri la violenza esplode improvvisa sullo “Scoglione”, dove sin dalle prime ore del mattino la bella giornata di sole aveva attirato una folla di giovani già pronti a tuffarsi in mare. Ed è una follia assurda, quella che coinvolge in un litigio per futili motivi due gruppi di ragazzini e che fa spuntare i soliti, maledetti coltelli. Dagli insulti si passa alle vie di fatto, e volano fendenti che – alla fine – riducono in gravi condizioni due giovanissimi, poi ricoverati d’urgenza e sottoposti a delicati interventi chirurgici al Fatebenefratelli e al San Paolo di Fuorigrotta. Violenza inarrestabile, e giovani sempre più tragicamente protagonisti in una escalation che sembra inarrestabile. La scintilla che provoca i ferimenti è generata con ogni probabilità da un audace complimento, un apprezzamento di troppo rivolto ad una ragazza che è in compagnia del fidanzatino. Tanto basta a scatenare il terrore in riva al mare di Posillipo, e a spargere il sangue sotto gli occhi esterrefatti di decine di testimoni. Non è escluso, poi, che a concorrere e a rendere ancora più efferata la lite possa essere stato l’alcol, e le condizioni di ebbrezza degli aggressori. I colpi di coltello hanno raggiunto le vittime all’addome, provocando addirittura in un caso la fuoriuscita del tratto intestinale. Entranbi i feriti hanno perso anche molto sangue. Ad avere la peggio sono stati un 17enne – Luigi U., ed il 16enne suo amico A.D.L.. Il primo, trasportato in ambulanza all’ospedale San Paolo, ha ferite alla base dell’emitorace destro, con sospetta lesione polmonare, oltre ad una lesione addominale con eviscerazione. Il secondo, soccorso sempre dal 118 e trasferito al Fatebenefratelli, presenta ferite addominali con eviscerazione, all’ipocondrio destro e all’ombelico. Insomma, chi ha sferrato i fendenti lo ha fatto con una violenza inaudita e con l’evidente volontà di uccidere. Le condizioni dei due minori sono subito apparse gravissime: entrambi sono stati sottoposti a delicati interventi chirurgici, e restano in pericolo di vita.
Dicevamo che il duplice accoltellamento è avvenuto sotto gli occhi di numerose persone, e tra queste dei clienti e del personale del noto ristorante “Cicciotto”, anche ieri affollatissimo. I primi a soccorrere i due feriti sono stati alcuni barcaioli che lavorano in zona, facendo la spola dalla terraferma allo “Scoglione”: una volta trasportati nella piazzetta, poi, a tamponare con alcune tovaglie le copiose emorragie è stato uno dei titolari dello stesso ristorante. «Una scena raccapricciante – racconta uno dei soccorritori – Prima di perdere i sensi uno dei due ragazzini feriti ha avuto il tempo di sussurrare: “Chiamate casa mia, avvertite mio padre…». La zona di Posillipo teatro dell’assurdo duello rusticano ieri era di competenza della Polizia di Stato. E appena qualcuno ha dato l’allarme alla centrale operativa della Questura, sul posto sono arrivate le Volanti dl locale commissariato e dell’Ufficio Prevenzione Generale. Ma a quel punto degli aggressori non c’era ormai più traccia. Stando sempre al racconto di alcune persone presenti sul posto raccolto dal “Mattino”, la versione concordante è che il gruppo di assalitori sarebbe riuscito a dileguarsi scalando una collinetta di tufo che conduce ad un’area di macchia mediterranea. Di lì, poi sarebbe riuscito a risalire fino a via Marechiaro. Sul gravissimo episodio indagano ora gli agenti della Squadra mobile diretta da Alfredo Fabbrocini. Tra i primi passi mossi dagli investigatori, oltre all’ascolto delle versioni di alcuni testimoni (inclusi alcuni amici delle vittime), c’è stata l’acquisizione dei filati di videosorveglianza della zona: dall’analisi di quei fotogrammi potrebbe arrivare l’identikit dei giovanissimi aggressori, che per la estrema gravità delle condotte messe in atto adesso rischiano l’accusa di tentato omicidio. Ma ci vuol poco a dire che quanto accaduto ieri pomeriggio a Marechiaro, in quella che appariva come una tranquilla domenica di primavera e che si è invece trasformata in una nuova giornata di sangue e di violenza, rappresenta un fatto che desta inquietudine e timori. Anche in vista dell’arrivo dell’estate.Già, perché l’angolo di cartolina trasformatosi in un mattatoio pare essere diventato – e non da ieri – uno dei posti meno sicuri per l’afflusso di soggetti poco raccomandabili e per la “zona franca” popolata da alcuni personaggi che offrono abusivamente servizi di trasporto e perfino di improvvisata ristorazione, offrendo alcolici e superalcolici anche ai minori.