Dicendo di vedere riflesse nei volti dei vescovi le ”preoccupazioni del gregge di cui avete cura”, il Papa, nei Vespri nella cattedrale di Leon, ha espresso a nome di tutta la Chiesa ”gratitudine ed ammirazione per coloro che seminano il Vangelo tra le spine, alcune in forma di persecuzione, altre di esclusione o di disprezzo”.
”Non mancano neppure – ha proseguito – preoccupazioni per la mancanza di mezzi e risorse umane, o i limiti imposti alla liberta’ della Chiesa nell’adempimento della sua missione”. ”Voi non siete soli nelle difficolta’ – ha aggiunto -, e neppure lo siete nei successi della evangelizzazione. Tutti siamo uniti nelle sofferenze e nella consolazione”. Il Papa ha poi sottolineato che ”la fede cattolica ha segnato in modo significativo la vita, i costumi e la storia di questo Continente, nel quale molte delle sue nazioni stanno commemorando il bicentenario della propria indipendenza”. ”E’ un momento storico – ha aggiunto – nel quale ha continuato a spendere il nome di Cristo, arrivato qui per opera di insigni e generosi missionari che lo proclamarono con coraggio e con sapienza”.