Prima o poi doveva accadere. Il troppo sole ha fatto male a Eugenia Oliva. Colpita da un’insolazione l’assessore alle Politiche sociali di Orta di Atella ha avuto il barbaro coraggio di invitare anche i consiglieri di opposizione alla cerimonia di insediamento dei giovani selezionati nel servizio civile (foto in basso). L’iniziativa è prevista per venerdì (16 settembre) alle 9 nell’aula consiliare. Pazzesco. I ragazzi che prenderanno parte ai due progetti del servizio civile sono stati “prescelti” dalla cooperativa Eco, creatura di Sofia Flauto per reati di camorra. Nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sui legami tra il clan dei Casalesi e una fetta del Terzo settore la Flauto è accusata di concussione, turbativa d’asta, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e per 416 bis primo comma. Come pretende l’assessore balneare Oliva che i consiglieri di minoranza partecipino alla manifestazione? Gli esponenti dell’opposizione hanno condotto sul caso Eco una dura battaglia di legalità. Non a caso hanno presentato un’interrogazione consiliare per fare luce su una vicenda scandalosa. Siamo certi che nessun consigliere di minoranza parteciperà all’evento. Del resto lo stesso sindaco del Pd Vincenzo Gaudino, lo scorso 9 agosto, “in qualità di sindaco e legale rappresentante del Comune di Orta di Atella, comunica di recedere, ad ogni effetto e conseguenza di legge, dal contratto di impegno allo stato vigente tra questo Ente locale e la Eco società cooperativa sociale onlus”. A dimostrazione del fatto che, seppur fuori tempo massimo (l’indagine risale al dicembre 2021), anche il primo cittadino si è reso conto che con la Eco non si può avere a che fare.
Il provvedimento di Gaudino ha risolto solo per il futuro il problema perché, come si legge nella comunicazione, sono “fatti salvi tutti gli obblighi derivanti dalla realizzazione e attuazione dei progetti in corso di esecuzione e di valutazione”. Incluso quelli riguardanti il servizio civile. La coop “creatura” di Flauto ha svolto le selezioni per la scelta di 20 volontari. Tra i “prescelti” ci sono parecchi nomi illustri. Troviamo Antonella Cicatiello, candidata alle ultime comunali nella lista Democratici e Riformisti e nipote di Stanislao Cicatiello, ex consigliere di maggioranza dell’amministrazione comunale di Salvatore Del Prete “Monsignore”. Poi c’è Sara Origine, componente di Officina Femminista, presieduta dalla moglie di Luigi Mozzillo, capogruppo consiliare di Città Visibile. Il vicepresidente dell’associazione è l’assessore Marilena Belardo, anche lei di Città Visibile. Sara Origine è la figlia di Giuseppe Origine, tifoso, guarda un po’, di Città Visibile e strenuo sostenitore social di Gaudino. Fa “rumore” anche il nome di Brigida Crispino, moglie di Daniele Pellino, altro hooligan del sindaco su Fb. Tra gli unti dal Signore spicca Giuseppe Cirillo, figlio di Lello, storico dirigente della società di pallamano Atellana Handball. Della società è dirigente anche Giovanni Moccia, consigliere comunale di Città Visibile. Tra i fortunati giovani selezionati c’è Giuseppe Balasco, portiere dell’Atellana Handball. Nonostante ciò l’assessore Oliva ha avuto la brillante idea di promuovere una manifestazione per l’accoglienza dei fortunati volontari (che intascano 500 euro al mese). Una scelta talmente infelice che lo stesso sindaco Gaudino ha preso le distanze. In calce all’invito infatti non c’è la sua firma. Il primo cittadino non vede l’ora di sbarazzarsi di Eugenia Oliva. Non può cacciarla perché l’ha piazzata lì Gennaro Oliviero. Un accorato appello al presidente del consiglio regionale: intervenga al più presto. Di questo passo il “suo” assessore continuerà a coprirsi di ridicolo. E non avrà la scusante dei colpi di sole. Ci avviamo verso l’autunno.
Mario De Michele
I FORTUNATI VINCITORI DELLE SELEZIONI PER IL SERVIZIO CIVILE