Per Vincenzo Gaudino e la sua squadra, sempre più risicata, sono come gli ultimi giorni di Pompei. Prima o poi, più prima che poi, il sindaco e Città Visibile saranno polverizzati da una colata di lava incandescente. L’imminente dipartita della coalizione di centrosinistra, che dopo la fuoriuscita dei Democratici e Riformisti non ha più i numeri per governare, ha aperto la stagione delle trattative per non farsi trovare impreparati al prossimo appuntamento con le urne. Nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 5 ottobre) si è svolto un incontro presso il Brp Cafè di Succivo tra l’ex vicesindaco Peppe Roseto e gli ex consiglieri comunali Salvatore Del Prete “Magò” e Vincenzo Moccia il “Mutillo”. Sul tavolo la strategia politica da adottare in vista del probabile scioglimento anticipato dell’assise. I tre amministratori uscenti sono già da tempo al lavoro per gettare le basi per dare vita a un raggruppamento vincente. Al confronto sta partecipando anche l’ex presidente del consiglio comunale Nando D’Ambrosio.

Salvatore Del Prete Magò e Angelo Brancaccio

Quattro nomi eccellenti con un consistente bagaglio di voti, eccetto Roseto che può contare a mala pena sul voto del papà Arcangelo, che però ha anche lui qualche titubanza se votarlo o meno. Non ha tutto i torti il padre dell’ex vicesindaco. Quando Peppe ha ricoperto il ruolo di braccio destro del primo cittadino Andrea Villano ha dimostrato incolmabili lacune politiche e amministrative. Ha lasciato il segno soltanto per la sua assidua frequentazione con Nicola Iovinella, il tecnico con il record mondiale di concessioni edilizie illegittime rilasciate negli anni del sacco della città. Candidare a sindaco Roseto è come partecipare ai 100 metri partendo con un chilometro di ritardo. Lo sanno bene Del Prete “Magò” e D’Ambrosio. Come sempre, Moccia non proferisce parola. Ascolta e resta in silenzio. Dalla sua ha che è un bravo ragazzo, molto perbene, e ha anche i voti. Ma è ancora acerbo per correre per la fascia tricolore. In lizza restano Del Prete “Magò” e D’Ambrosio. Il duo ha già portato a sperdere Eduardo Indaco. Che tanto per non cambiare gira a vuoto. Anzi sembra uno che corre su una cyclette: pedala, pedala, pedala ma resta sempre allo stesso posto. Indaco, con la complicità del consigliere in carica Tonino Russo, ha la grave responsabilità di aver lasciato il Pd di Orta di Atella nelle mani del famelico Gianfranco Piccirillo, olivieriano doc e in perenne caccia di soldi per appianare gli ingenti debiti accumulati per aver condotto una vita dissipata (si parla di centinaia e centinaia di migliaia di euro). Non a caso nei mesi scorsi l’abitazione dell’ex fedelissimo di Angelo Brancaccio è finita all’asta. Ancora non comprendiamo come il presidente del consiglio regionale della Campania possa avere in squadra uno come Piccirillo. Misteri della politica.

Peppe Roseto

Sta di fatto che l’ex assessore esterno della giunta Brancaccio, nonostante i tanti guai personali, è riuscito comunque a mantenere il timone dei dem ortesi. Gaudino è “un’invenzione” (mal riuscita) di Piccirillo. L’ex addetto stampa di Brancaccio è il mentore del sindaco. Lo ha “partorito” lui. Poi qualcosa è andato storto e quello che appariva come un legame indissolubile si è spezzato. Le conseguenze amministrative sono sotto gli occhi di tutti. La maggioranza non c’è più. A Gaudino non resta che uno scatto di reni: dimettersi prima di essere cacciato a pedate dai suoi stessi alleati. Al dopo Gaudino stanno lavorando Del Prete, D’Ambrosio, Moccia e Roseto. Scartato Roseto per manifesta mancanza di consensi. Escluso Moccia ancora troppo giovane. Il leader dello schieramento sarà uno tra Del Prete “Magò” e D’Ambrosio. Tra i due quello che a nostro avviso ha le carte in regola per diventare sindaco è Del Prete “Magò”. Dopo essersi spartito il sonno (e non solo quello) con Brancaccio si è convertito sulla strada della legalità. Ad Orta di Atella serve un primo cittadino onesto e pulito, dai trascorsi cristallini. Speriamo bene. Il nome giusto al posto giusto è quello di Salvatore Del Prete “Magò”. Candidatelo a sindaco per il bene della città. Auguri anticipati.

Mario De Michele

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