L’operazione “Salvate il soldato Ryan” è riuscita. In soccorso del silente sindaco Pd Vincenzo Gaudino è andato ancora una volta Gennaro Oliviero. Il presidente del consiglio regionale della Campania ha chiamato a rapporto i riottosi Luca Mozzillo e Francesco Tessitore e li ha convinti a sanare la frattura all’interno del gruppo Democratici e Riformisti. I due consiglieri comunali sono scesi sul piede di guerra per l’atteggiamento di Gianfranco Piccirillo, leader locale dei dem, che non fa latro che chiedere e ottenere poltrone e posti di comando ben remunerati per sue persone di fiducia. La preponderanza di Piccirillo non a giù giustamente a Mozzillo e Tessitore, i quali non chiedono incarichi o postazioni di potere ma soltanto maggiore collegialità e piena condivisione delle scelte. I due consiglieri sono stufi anche del comportamento del primo cittadino che continua a seguire alla lettera il registro dei desiderata di Piccirillo facendo buon viso a cattivo gioco di fronte alla crisi politico-amministrativa della maggioranza ormai ridotta all’osso. Oliviero si è munito di santa pazienza e ha persuaso Mozzillo e Tessitore a non togliere il sostegno a Gaudino perché lo scioglimento anticipato del consiglio comunale sarebbe una iattura per tutti. E soprattutto escluderebbe a priori ogni ipotesi di formazione di un centrosinistra unito e competitivo se si dovesse ritornare alle urne dopo appena un anno di mandato. Su Mozzillo c’è stato anche un intervento divino. Un servitore del Signore, legato al sindaco Gaudino, ha smesso l’abito nero per indossare quello di Sherpa con un’insistente opera di convincimento. Un po’ per merito di Oliviero, un po’ per l’ingerenza dall’alto dei cieli Mozzillo e Tessitore sono tornati nei ranghi. Esclusivamente per senso di responsabilità istituzionale e senza chiedere nulla in cambio (gli va dato atto) voteranno il consolidamento di bilancio, passaggio cruciale per evitare il commissariamento del Comune. I due consiglieri si sono visti anche con i colleghi di gruppo, Annalisa Cinquegrana e Antonino Santillo, rispettivamente cognata e cugino di Piccirillo, e avrebbero deciso di non partecipare in blocco al civico consesso fissato per domani (20 ottobre) ma di votare il consolidamento di bilancio nella successiva seduta di consiglio. Il soldato Ryan-Gaudino è salvo. Il sindaco, zitto zitto, elaborato una strategia per rafforzare numericamente la maggioranza e per dormire sonni più tranquilli. Ora la coalizione di centrosinistra si regge proprio sul voto del primo cittadino. Da qui la necessità di recuperare i due consiglieri del Movimento per Orta. Come? Gaudino ha pensato a una soluzione all’ennesima potenza pragmatica: offrire un assessorato esterno a Fabio Di Micco, ex senatore e leader del Movimento per Orta, per consentirgli di non lavorare lontano da casa e tornare in zona per impegni istituzionali. Per riconoscenza Di Micco guiderebbe all’ovile le pecorelle smarrite Antonio Carbisiero e Maria Di Pietro. Recuperando due consiglieri Gaudino non sarebbe più ostaggio di Piccirillo. Lo scambio di favori tra il primo cittadino e il Movimento per Orta avverrà tra fine gennaio e inizio febbraio dell’anno prossimo. Gli assessori Eugenia Oliva e Saturnino Di Benedetto si dimetteranno (in città sono previsti i fuochi d’artificio per festeggiare l’addio di due pesi morti). Al loro posto entreranno Di Micco e una donna scelta dai Democratici e Riformisti. Anche in quel caso Piccirillo farà il bello e il cattivo tempo? Staremo a vedere. Sta di fatto che Mozzillo e Tessitore sono stufi di essere trattati come burattini. Nei dem si presagisce aria di guerra. Chi la spunterà?

Mario De Michele

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