Stavolta Marco Cerreto si è fatto prendere la mano. E come spesso accade quando si interviene a caldo si fanno figuracce mastodontiche. Il deputato di Fratelli d’Italia, con una nota, è intervenuto sul caso della poliziotta ferita e violentata al porto di Napoli. Ma ha sbagliato in toto l’analisi socio-politica. Per non parlare delle richieste decisamente inaccettabili. Cerreto ha invocato “pene esemplari contro l’aggressore”. L’esponente del partito della Meloni dovrebbe sapere che l’ordinamento giuridico italiano, per fortuna, non prevede pene esemplari ma “pene commisurate alla gravità del reato”. Le pene esemplari sono tipiche dei regimi totalitari. In Italia sono incostituzionali. Cerreto prende un altro granchio clamoroso quando introduce il tema della lotta all’immigrazione clandestina. “Il problema sicurezza nelle città come il contrasto all’ immigrazione clandestina – si legge nella nota – devono tornare al centro con il prossimo governo. Episodi come questo dimostrano fragilità delle politiche su questi temi”. In questo caso Cerreto la butta in politica ma dimostra palesemente di non conoscere i dati Istat (foto in basso). Da una ricerca dell’Istituto nazionale di statistica emerge che “in Italia gli stupri sono commessi in oltre tre quarti dei casi da persone con cui la vittima ha una relazione affettiva o amicale: per la precisione, nel 62,7 per cento dei casi da partner (attuali o precedenti), nel 3,6 per cento da parenti e nel 9,4 per cento da amici. Quelli subiti dalle donne italiane sono stati commessi da italiani in oltre l’80 per cento dei casi (81,6 per cento), da autori stranieri in circa il 15 per cento dei casi (15,1 per cento)”. Che c’entra l’immigrazione clandestina? Il fenomeno delle violenze sessuali ai danni delle donne è un problema che riguarda gli italiani. Le pene esemplari (incostituzionali) evocate da Cerreto vanno applicate ai nostri connazionali? Consigliamo al deputato di Fratelli d’Italia di non strumentalizzare la tragedia personale di una servitrice dello Stato. E soprattutto di documentarsi prima di dare fiato alla bocca. L’onorevole casertano dovrebbe ispirarsi a Socrate: “Se colui che non sa rimanesse in silenzio la discordia cesserebbe”.
Mario De Michele
I DATI ISTAT