Lo confessiamo: abbiamo deciso di iniziare prima del tempo questa inchiesta, che era in cantiere da molto, grazie a Francesco Vettone, membro della segreteria di Gennaro Oliviero in Regione Campania. Il fido seguace del presidente del parlamentino campano è solito fare commenti social sulla condotta del sottoscritto. È un Torquemada dei poveri in salsa aurunca. Già dalla faccia sorge qualche dubbio sul suo quoziente intellettivo. Per carità, sarà un genio, non lo mettiamo in dubbio, ma diciamo che non lo dà a vedere. Il servizievole Vettone, impegnato a tempo indeterminato ad assecondare il suo capo politico, interviene con la puntualità di un orologio svizzero ogniqualvolta che Campania Notizie pubblica un articolo che nel bene o nel male riguarda Oliviero. Lo stesso Oliviero, forse il Torquemada de’ noantri non lo sa, è un caro amico del sottoscritto come dimostrano le tante video interviste rilasciate a Campania Notizie. Da presidente del consiglio regionale ha anche fatto visita alla nostra redazione, accompagnato dall’allora assessore di Sant’Arpino Salvatore Lettera che, lui sì, dimostra di avere un quoziente intellettivo nella norma. A riprova dell’ottimo rapporto tra chi scrive e Oliviero c’è l’intervista concessa alla nostra testata in piena campagna elettorale alle ultime politiche, in pratica l’altro ieri. Tra noi è nata una divergenza di natura prettamente politica (ma per capire la politica servono almeno un paio di neuroni cerebrali). Da elettore del centrosinistra il sottoscritto non ha condiviso la scelta dell’amico Gennaro di non impegnarsi a far votare per il Pd di fronte al pericolo di una destra aggressiva. Tutto qua. Se poi c’è qualcuno che pagherebbe per essere servo non è un problema mio. Per dirla con Gaber “la libertà non è stare sopra un albero, libertà è partecipazione”. E la mancata partecipazione in prima linea di Oliviero alle politiche è stato un grave errore politico biasimevole sotto tutti i punti di vista. Ma è appunto questione di punti di vista. Nessuno ha la verità in tasca. Evidentemente il buon Vettone non l’ha capito. Questione d’intelligenza. Da qui una campagna social contro il sottoscritto per lisciare il pelo nel verso giusto del suo “datore di lavoro”. E proprio il moralismo (l’opposto della moralità) del Torquemada dei poveri in salsa aurunca ci ha costretto ad affrettare i tempi. Ed eccoci qui con la prima puntata di una lunga serie di approfondimenti. Già dando una scorsa veloce alla documentazione in nostro possesso ricorre spesso un cognome: Vettone, nomi di battesimo femminili. Sarà una coincidenza. Partiamo dallo scandalo del dipartimento di Igiene mentale dell’Asl di Caserta in cui sono coinvolte ben 33 persone. Tra tanti nomi sconosciuti ai più spicca quello di Gennaro Oliviero. Il gup Daniele Grunieri del tribunale di Napoli Nord ha fissato l’udienza per il prossimo dicembre. Il timoniere del parlamentino campano deve rispondere dell’accusa di traffico di influenze illecite. Oliviero, all’epoca componente della commissione regionale Sanità, è accusato di essere intervenuto presso l’ex direttore dell’Asl De Biasio per prorogare l’incarico a Luigi Carizzone, allora responsabile del dipartimento di Igiene mentale. Oliviero deve rispondere anche di un’altra accusa: si sarebbe rivolto sempre a De Biasio per raccomandare un avvocato, segnalato a Carizzone, per il conferimento di incarichi legali. Al centro dell’inchiesta c’è proprio Luigi Carizzone. Per gli inquirenti avrebbe dato vita ad un vero e proprio “mercato” dei pazienti psichiatrici che sarebbero stati affidati a strutture private convenzionate. In cambio il responsabile del dipartimento di Igiene mentale avrebbe ricevuto costosi regali e mazzette. Nel mirino degli inquirenti anche alcuni progetti finalizzati alla cura dei pazienti rientranti nelle “fasce deboli”. Progetti mai attuati. Finalizzati esclusivamente alla spartizione di ingenti somme di denaro pubblico tra alcuni dipendenti del dipartimento guidato da Carizzone. Le prossime puntate dell’inchiesta di Campania Notizie accenderanno i riflettori proprio sulle strutture private convenzionate con la Regione Campania. Scriveremo nomi e cognomi di chi, parenti e amici degli amici, grazie a intrecci politici intasca soldi pubblici. Sull’inchiesta in cui è incappato Gennaro Oliviero non abbiamo dubbi. Siamo certi che il presidente del consiglio regionale dimostrerà la sua totale estraneità ai reati ascrittigli. Fino a prova contraria è innocente. E noi siamo convinti che la sua posizione sarà archiviata. Parliamo di pranzi e raccomandazioni. Parva materia rispetto al business milionario che ruota attorno al mondo delle strutture private convenzionate. Noi ci occuperemo degli affari d’oro. E dei pesci grossi.
Mario De Michele
(continua…)
P.S. Abbiamo rimosso una battuta finale che poteva essere male interpretata e rivolta al signor Francesco Vettone. Essendo venuti a conoscenza solo ora dei suoi problemi di salute ci è apparsa inopportuna. Al signor Vettone auguriamo una pronta guarigione e ogni bene.