“Lasciatemi osservare che la crisi dell’Eurozona c’e’ stata ma credo che sia superata”. Mario Monti veste i panni dell’ambasciatore dell’Europa in un’Asia alla quale lancia messaggi di incoraggiamento ad avere fiducia nel Vecchio Continente e, quindi, anche nel rilancio dell’Italia: “Ecco perche’ – spiega – completato il pacchetto delle riforme strutturali, sono venuto in Asia, per chiedervi di rilassarvi un po’ a proposito della crisi dell’Eurozona.
Non solo, ma anche – sottolinea – perche’ l’Italia e’ tornata su un piu’ solido sentiero economico”. E’ cosi’ che il presidente del Consiglio chiude il suo intervento alla sessione di apertura del Forum asiatico di Boao, la ‘Davos d’Oriente’. Monti ripercorre le tappe della crisi, strettamente legate alla genesi del suo governo, e riconosce che “non sono state molte settimane ma, per noi, un tempo molto lungo”. Poi i tassi di interesse “hanno cominciato a scendere, lo spread e’ sceso sensibilmente e ora – rivendica – siamo in una situazione molto molto piu’ ordinata”. A quel sentiero piu’ solido l’Italia e’ arrivata dopo un duro lavoro, fedeli al fatto che “allo stesso momento ogni Paese europeo deve fare due politiche, una interna e una sul fronte europeo, e noi – rileva – avevamo ancora molto da fare per mettere in ordine la nostra casa e aiutare la politica europea”. Monti ricorda che “non sorprende che quando mi e’ stato chiesto di diventare primo ministro il nuovo governo era sotto osservazione, piu’ di quanto di solito si guarda a un governo italiano, e guardato con un misto di apprensione e speranza non solo in Europa ma anche in Usa e Asia. Sono stato invitato per accrescere la speranza o l’apprensione, lascio a voi – dice con una battuta – indovinare quale sia il mio intendimento”.