La protezione civile ha prorogato l’allerta meteo arancione fino a questa mattina, poi si abbasserà di livello e passerà al giallo fino alle sei di domani. In Campania prevista pioggia e vento forte. Centinaia le chiamate di richiesta di intervento giunte alla sala operativa dei vigili del fuoco, segnalati allagamenti in concomitanza della forte pioggia, rami spezzati e alberi in pericolo per il vento insistente, cedimenti dalle facciate e dai balconi per la commistione acqua-vento che alimenta la caduta di pietre e calcinacci. Tra i tanti eventi che hanno segnato la città, due sono simbolici, il cedimento di pietre dalla Reggia di Capodimonte e quello intenso dalla facciata del palazzo della Regione a Santa Lucia. A Capodimonte l’evento si è verificato nel pomeriggio di venerdì, non è stato preoccupante e non è stato percepito da nessuno perché è avvenuto in un’area non accessibile. Da un balcone si è staccato un pezzo di piperno che è caduto sul prato e questo evento ha imposto immediati interventi: «La sicurezza non è mai eccessiva – è scritto in una nota sul sito del museo di Capodimonte – perciò, in via preventiva, per consentire tutte le verifiche ritenute utili a una serena fruizione del museo da parte del pubblico e, in particolare, le indagini tecniche complessive su tutti i balconi dell’edificio, il Dipartimento di architettura e la Direzione hanno deciso la chiusura, in via precauzionale, del Museo nei giorni di sabato 19 e domenica 20 novembre 2022. Capodimonte è e deve rimanere un Eden di bellezza e di serenità per tutti i nostri visitatori – conclude la nota. Grazie per la comprensione». Situazione decisamente più tesa ieri mattina a Santa Lucia dove si è verificato il cedimento di alcune pietra dalla facciata del palazzo della Giunta Regionale. Il crollo di calcinacci è avvenuto senza preavviso e ha ricoperto di polvere e pietre proprio l’area antistante il portone d’ingresso dell’edificio dove un addetto è intervenuto immediatamente con la ramazza per ripulire tutto. L’allarme, però, non poteva essere ignorato e la preoccupazione per il cedimento di altri calcinacci ha imposto di chiamare i vigili del fuoco per verificare la situazione. L’edificio della Regione difatti, da lunghissimo tempo è avvolto da reti di protezione sistemate proprio per limitare il pericolo di cedimento dalle aree più fragili. I vigili del fuoco sono intervenuti con un’autoscala e hanno effettuato puntuali verifiche sull’intera facciata del palazzo e non solo nella ristretta area dalla quale si è verificato il cedimento. È stato necessario spicconare altre porzioni di intonaco considerate a rischio caduta, poi è stata imposta la recinzione del marciapiede che costeggia l’edificio per evitare pericoli ai passanti. È partita anche la richiesta ufficiale di lavori urgenti per eliminare pericoli all’incolumità delle persone.