Chi dice che i parlamentari stanno lì a girarsi i pollici non ha mai visto all’opera Debora Serracchiani. Il capogruppo Pd alla Camera dei deputati è l’incarnazione del moto perpetuo. A vederla così piccolina e gracilina non si direbbe che possiede dedizione e impegno quasi inesauribili. È sempre sul pezzo. E se non coordina i deputati dem di persona lo fa via smartphone con messaggi frenetici (si accanisce sui tasti del telefonino come una pianista) e chiamate interminabili (l’orecchio diventa rovente). Non è stato facile intervistarla. Tra un incontro di partito e il lavoro in Parlamento per strapparle 5 minuti ci ha fatto soffrire. Ma l’attesa ne è valsa la pena. Ai microfoni di Campania Notizie la Serracchiani ha toccato tematiche dirimenti sul piano internazionale e interno. “Massimo sostegno all’Ucraina – ha rimarcato il capogruppo dem alla Camera – ma allo stesso tempo bisogna intavolare un negoziato per giungere alla pace”. A Palazzo Montecitorio Serracchiani è la prima firmataria assieme ad Andrea Orlando di una mozione sul salario minimo, che riprende i temi che l’ex ministro del Lavoro aveva seguito per varare il provvedimento saltato per la caduta del governo Draghi. “Retribuzione minima legale commisurata al salario medio dei contratti collettivi nazionali sottoscritti dai sindacati nazionali, e comunque non inferiore ai 9,50 euro lordi l’ora”, sottolinea Debora Serracchiani. Che, finita la video intervista, si fionda subito nel Transatlantico dando uno sguardo al telefonino e cercando di intercettare i componenti del gruppo Pd. Moto perpetuo.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A DEBORA SERRACCHIANI



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