Gli ultimi dieci ostaggi delle Forze rivoluzionarie colombiane (Farc) sono stati liberati nel corso della missione umanitaria condotta dalla Croce rossa internazionale e dalla ex senatrice Piedad Cordoba, leader del movimento ”Colombiani e colombiane” per la pace. Lo ha annunciato una portavoce del comitato internazionale della Croce Rossa, dopo una giornata di tensione e di forte attesa.
”Manifestiamo la nostra grande gioia per il risultato di questa operazione che ha permesso in un solo giorno la riunione di 10 famiglie che hanno atteso per tanti anni”, ha fatto sapere in una nota la croce Rossa. Gli ostaggi, dopo una breve permanenza all’aeroporto Vanguardia di Villavicencio, ad un centinaio di chilometri dalla capitale, saranno trasferiti all’ospedale militare di Bogota’, per essere sottoposti alle visite mediche. Nonostante il ritardo per la forte pioggia che ha caratterizzato la mattinata, i due elicotteri messi a disposizione dal governo brasiliano – secondo quanto era stato stabilito nelle trattative con i rivoluzionari – erano decollati in mattinata dall’aeroporto di Villavicencio. Gli aeromobili hanno raccolto gli ostaggi nella selva della regione di Meta, a sud del Paese. ”Quella che era una speranza, e’ ormai una realta”’, aveva scritto Cordoba, in un messaggio inviato dal suo account Twitter, prima di salire sull’elicottero. L’intervento della leader dell’organizzazione pacifista, gia’ in passato (sempre col supporto del Brasile) aveva permesso la liberazione di altri ostaggi. Nei mesi scorsi, l’iniziativa – annunciata dalle Farc a dicembre – aveva subito dei ritardi e dei colpi di arresto, in un continuo alternarsi di speranza e timore per la vita dei sequestrati, alcuni di questi prigionieri anche da 14 anni. Molti familiari degli ostaggi stamani erano arrivati all’aeroporto, assieme ad una delegazione di personalita’ straniere, tra queste il premio Nobel per la pace, la guatemalteca Rigoberta Menchu (da sempre impegnata in questa causa), per salutare la partenza degli elicotteri. Secondo il cronoprogramma stabilito in un primo momento per la liberazione, il rilascio sarebbe dovuto avvenire in due tranche. Dieci anni dopo il fallimento dei negoziati tra governo e rivoluzionari, queste liberazioni vengono lette come un segnale positivo per una possibile nuova fase di trattative.