Alfonso Golia è nato con la camicia. Nonostante l’inadeguatezza politica riuscirà a superare anche lo scoglio dell’elezione del presidente dell’assise. Come sempre si salverà in extremis. Se avesse ascoltato i consigli dei suoi non si sarebbe ridotto a trovare la quadra nella maggioranza alla vigilia del civico consesso. Ma il sindaco di Aversa è affetto da una forma incurabile di protagonismo deleterio: “Faccio io”. Il punto è che quando fa lui produce solo disastri. Tutti gli assessori tecnici, fortemente voluti da Golia, sono stato un intralcio all’operato amministrativo del centrosinistra. L’ultimo coniglio estratto dal cilindro è stato Luigi Di Santo, delegato alle Politiche sociali. Un assessore a tempo determinato. Che Golia ha sostenuto fino a un passo dallo scioglimento anticipato del consiglio comunale. Eppure i patti erano chiari: Roberto Romano doveva entrare nell’esecutivo già dallo scorso settembre. Ma il sindaco ha temporeggiato. E per poco non è successo il patatrac.

Giovanni Zannini e Stefano graziano

Ancora una volta lo hanno tirato per i capelli dalle sabbie mobili Stefano Graziano e Giovanni Zannini. Il deputato Pd e il presidente della commissione regionale Ambiente hanno ricomposto i cocci della maggioranza. Sul piano politico Golia è come un elefante che entra in un negozio di cristalleria. Per sua fortuna dalle frenetiche consultazioni di queste ore si è profilata una soluzione. Di Santo si è dimesso da assessore senza far mancare note polemiche liberando una casella in giunta fondamentale per ricompattare il centrosinistra. Ora ci sono due opzioni per Romano: la carica di presidente del civico consesso o l’assessorato. Diventare timoniere dell’assemblea consiliare sarebbe per il “ribelle” un riconoscimento prestigioso. Una poltrona ghiotta che gli consentirebbe di costruire un percorso allettante in vista delle prossime comunali. Se invece sarà attratto dalla mera gestione Romano opterà per un posto nell’esecutivo. Il nuovo assetto della maggioranza dipenderà dalla sua scelta. Se siederà sullo scranno più alto del consiglio spetterà al gruppo Pd esprimere un assessore perché salterebbe l’elezione del dem Marco Girone a presidente dell’assise. In questo caso su chi punteranno i democrat? Sicuramente su un nome affidabile e competente che rafforzerebbe l’azione della giunta. Ma tutto dipenderà dalle scelte di Romano. Opterà per il prestigio istituzionale o per la gestione spicciola? La riserva sarà sciolta a breve. L’unica certezza, salvo ulteriori colpi di scena, è che Alfonso Golia si salverà di nuovo all’ultimo secondo. Non per merito suo.
Mario De Michele
IL POST FB DELL’’ORAMI EX ASSESSORE LUIGI DI SANTO

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