Il big match, al Maradona, tra Napoli e Juventus si conclude con la netta vittoria degli azzurri per 5-1.
LE PAGELLE DEL NAPOLI
MERET 7
Graziato da Di Maria. Miracoloso su una deviazione involontaria di Rrahmani. Fa il suo dovere alla grande.
DI LORENZO 7
Molto abile a limitare l’azione di Kostic. Tanta sicurezza nei propri mezzi. Non ha mai paura di giocare la palla.
KIM 7
Bravo sia sulle palle alte che negli anticipi. Dà tanta sicurezza all’intero pacchetto offensivo. Solo sul gol di Di Maria è un po’ impreciso.
RRAHMANI 7
Rischia tantissimo su una deviazione che costringe Meret al miracolo. Poi la grande gioia della rete del 3-1.
MARIO RUI 7
Stantuffo inesauribile. Non si ferma mai e sa sempre dove posizionarsi per dare una mano al compagno. Utilissimo (25′ st Olivera 6: partecipa alla festa).
ANGUISSA 7
Cerca la palla con insistenza. Nessuno gli toglie palla. Trova spazi che gli altri non vedono. Ispirato.
LOBOTKA 7,5
Geometra con alto quoziente calcistico. I suoi strappi sono devastanti. Non si fa mai prendere dalla fretta quando ha la palla tra i piedi. Maestro.
ZIELINSKI 6,5
Un po’ contratto all’inizio poi si fa trascinare dall’entusiasmo dei compagni. Cresce con il passare dei minuti (34′ st Ndombele sv).
POLITANO 7
Sempre pericoloso. Non smette mai di attaccare. Bravo a farsi trovare sempre pronto. Esce, per problemi fisici, dopo un ottimo primo tempo (1′ st Elmas 7: porta sostanza e firma il quinto gol azzurro).
OSIMHEN 9
Alla prima occasione buona, sblocca la partita. Poi offre a Kvaratskhelia un assist da super altruista. Non contento, firma anche la doppietta personale con la rete del definitivo 4-1. Un incubo per la difesa bianconera (34′ st Raspadori sv).
KVARATSKHELIA 8
Va subito ad un passo dal gol con un’acrobazia straordinaria. Osimhen gli regala un assist al bacio che vale il momentaneo 2-0 Napoli. Poi regala magie (44′ st Lozano sv).
ALL. SPALLETTI 8
Imbavaglia la Juventus con un gioco arioso. La sua squadra gioca a memoria. Una vittoria che vale moltissimo.
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
SZCZESNY 5
Dopo tanti clean sheet, deve raccogliere ben cinque palloni dal fondo della rete. La sua imbattibilità si ferma a 680′. Serata da dimenticare.
DANILO 5
Da leader della squadra, fa di tutto per caricarsi sulle spalle i compagni. Ci prova ma i risultati non sono quelli sperati. Desolato.
BREMER 4
Rischia nei primi minuti con un fallo di mano non visto su Politano. Osimhen lo ridicolizza in più di un’occasione. Disastro assoluto.
ALEX SANDRO 4
In grande affanno, soprattutto quando viene attaccato frontalmente. Non ha mai lo spunto giusto. Assente ingiustificato.
CHIESA 5
Ha una voglia irrefrenabile di spaccare il mondo ma anche troppa foga nel cercare la grande giocata a tutti i costi. Cambia spesso posizione. Impegno lodevole, non basta (29′ st Iling 5,5: mette minuti nelle gambe, poco altro).
MCKENNIE 4
Non riesce a schermare come dovrebbe. In particolare, va in grande difficoltà quando viene puntato da Lobotka. Potrebbe e dovrebbe tentare qualche inserimento. Spaesato.
LOCATELLI 4
In difficoltà sin dalle prime battute. Insegue gli avversari senza trovare mai le giuste misure. Fatica anche quando deve impostare. Spento (12′ st Paredes 5: entra quando è già tardi).
RABIOT 5
Il meno peggio tra i centrocampisti bianconeri. Non ha mai il tempo di ragionare ma almeno ci prova. Nella ripresa sparisce dal campo (37′ st Soulé sv).
KOSTIC 5
Un paio di cross con il contagiri ma poco altro. Limitato nelle sue sgroppate offensive. Si esenta troppo dal gioco.
DI MARIA 6
Si accende dopo 20′ di nulla con un mancino che si stampa sull’incrocio. Nel momento peggiore della Juventus, trova il gol che illude i bianconeri (29′ st Miretti 5,5: entra a gara già in ghiaccio. Ci mette impegno).
MILIK 4
Ha una buona occasione di testa nella prima frazione ma non la sfrutta al meglio. Unica giocata buona: l’appoggio per la rete di Di Maria (12′ st Kean 5: si perde nella confusione generale).
ALL. ALLEGRI 4
L’imbattibilità si conclude nel peggiore dei modi con cinque gol subiti. Non trova antidoti al brillante gioco azzurro. Un passo indietro evidente a livello mentale. Uno schiaffo al tentativo di rimonta Scudetto.