“I ministri Calderoli e Salvini continuano a riproporre la litania secondo la quale la loro legge sull’autonomia non è la bandiera elettorale della Lega, ma è ciò che serve realmente al Paese. Su questo tema si giocherà la partita più importante per il futuro dell’Italia. Purtroppo il combinato disposto tra la bozza Calderoli e l’articolo 143 della Legge di bilancio, in tema di autonomia differenziata, garantisce che il Sud sarà ancora più penalizzato dalla linea leghista del Governo. Ma anche per il Nord non è tutto oro quel che luccica, come ha recentemente spiegato il Presidente di Svimez, secondo il quale ‘l’autonomia è una delle grandi illusioni del Nord, che dovrebbe invece riflettere sul suo declino, che è più rapido di quello del Sud negli ultimi anni’. Le richieste che vengono avanzate da Salvini e Calderoli condurrebbero a un fallimento: sono bastati i due anni di emergenza Covid, disastrosi per le regioni del Settentrione, a dimostrare che polverizzare l’Italia sui servizi essenziali, come la sanità o l’istruzione, è una follia masochistica. L’Italia cresce se crescono tutte le componenti della società e tutti i territori, in quella che noi auspichiamo essere una crescita armonizzata: crescita del Sud, ovviamente, ma anche del Nord, dove ci sono enormi divari territoriali. Anche al Nord, infatti, spesso ci sono dei ‘Sud’ che verrebbero abbandonati al loro triste destino dal progetto leghista. Per questo il 17 novembre e il 20 dicembre il M5S ha depositato al Senato due interrogazioni parlamentari, a mia prima firma e sottoscritte dal gruppo, e aspettiamo che Calderoli risponda finalmente in aula non solo a noi ma a tutti gli italiani”. Lo comunica in una nota la senatrice M5S Vincenza Aloisio. La componente della Commissione Cultura di Palazzo Madama si è battuta fina dall’inizio per il ritiro e o una rimodulazione sostanziale della proposta del ministro leghista. Conoscendola, porterà avanti la sua battaglia con forza per non fare restare indietro le regioni del Sud, che non posso pagare lo scotto di scelte sbagliate fatte in passato dai governatori del Mezzogiorno.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui