La Camera ha approvato la proposta di legge sull’equo compenso. La norma impone a pubblica amministrazione, banche, assicurazioni e imprese con più di 50 dipendenti o con un fatturato superiore a 10 milioni di euro di riconoscere un compenso che sia proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale e conforme ai parametri per la determinazione dei compensi previsti dalla legge. Ai microfoni di Italia Notizie Andrea de Bertoldi, deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Finanze, rimarca “che il livellamento verso il basso dei compensi professionali trova il suo incipit nelle famose ‘lenzuolate’ di Bersani. E aggiunge: “Con questa norma si ripristina una doverosa tutela dei professionisti attraverso l’equità dei loro compensi”. De Bertoldi, apprezzato economista, è il coordinatore della consulta dei parlamentari commercialisti. “È una strada – osserva l’autorevole esponente di FdI – che dovrà essere estesa anche alle imprese più piccole. Siamo pronti ad apportare degli accorgimenti ma l’importante è aver scritto la parola fine a un percorso, avviato da Bersani e dalla sinistra, che aveva cercato di industrializzare la professione. “L’Italia – conclude l’onorevole de Bertoldi – è il Paese delle professioni liberali. Con la norma approvata dal Parlamento affermiamo questo concetto e ci mettiamo alle spalle quelle ‘lenzuolate’ che per molti anni hanno duramente colpito il mondo delle professioni”.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA AD ANDREA DE BERTOLDI