Non è mai sopra le righe Simona Bonafè. Il vicecapogruppo Pd alla Camera ha troppo rispetto per le istituzioni per buttarla in caciara. Se poi si tratta di questioni delicate l’autorevole esponente dem non si tuffa mai nel mare magnum della propaganda. In aula è scoppiata la bagarre sul caso Cospito. Nel suo intervento Giovanni Donzelli, coordinatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir ha usato la mano pesante: “Voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi e della mafia!”. Bonafè non si scompone ma non ha dubbi: “Si tratta di un fatto gravissimo, abbiamo chiesto al ministro Nordio di dare conto delle parole dell’onorevole Donzelli”. Le parole farneticanti, ce lo consentirete, di Donzelli assumono una gravità maggiore per il suo incarico di vicepresidente del Copasir. Come si è procurato le intercettazioni su Cospito? Ha effettuato un accesso agli atti legittimi? Queste gli inquietanti interrogativi che aleggiavano a Montecitorio. “Per il suo importante ruolo – osserva il vicecapogruppo Pd – Donzelli dovrebbe essere più cauto”. Come darle torto?

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A SIMONA BONAFÈ

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