Linea dura. Come anticipato da Italia Notizie ieri sera tardi la commissione nazionale per il congresso Pd ha usato la mano pesante sul tesseramento di Caserta. Ben 3mila le tessere annullate in prima battuta. Quasi la metà del totale di quasi 7mila. Ma i tagli potrebbero non finire qui. Il presidente nazionale Silvia Roggiani ha chiesto “ulteriori approfondimenti” a Francesco Gatto e Franco Roberti, rispettivamente presidenti della commissione regionale e di quella provinciale. I due organismi dovranno eliminare quegli iscritti che, pur essendo tesserati con partiti di centrodestra, hanno sottoscritto la tessera dem. Il tutto dovrà avvenire in tempi rapidissimi: entro 24 ore. “Sono stati effettuati i controlli e cancellati d’imperio i tesseramenti irregolari, ovvero i casi più palesi di violazione delle norme”, fa sapere Roggiani. Che aggiunge: “Adesso tocca a Caserta fare ulteriori controlli rispetto a dinamiche territoriali che sfuggono al nostro controllo». La palla tornerà a Roma per l’ultima parola sull’approvazione o meno dell’anagrafe degli iscritti. È difficile consentire ai tesserati della provincia di Caserta di votare nel fine settimana. Si va verso una proroga. Salta invece il congresso provinciale. Per i little-big casertani una una beffa: hanno speso migliaia di euro per accaparrarsi la segreteria provinciale. Resteranno a mani (e tasche) vuote. Che capolavoro. Intanto tutto ok a Salerno dopo la bocciatura del regionale al ricorso presentato dalla mozione Schlein. A Napoli, dopo il taglio di 960 tessere, non dovrebbero esserci colpi di scena

Mario De Michele

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