Schelin vince le primarie Pd col 53,8%, scrutinati l’80% dei seggi. Bonaccini fermo al 46,2%. Un miracolo che si avvera. In ballo con le primarie ci sono la linea politica e le alleanze di un partito che, dopo i quasi dieci anni ininterrotti trascorsi al governo, sembra averle smarrite entrambe. Una linea più riformista, quella di Bonaccini, incarnazione di un’opposizione non pregiudiziale e soprattutto aperta alla collaborazione con i centristi di Renzi e Calenda. Alla quale Schlein contrappone una linea più radicale, durissima contro la premier Meloni e intransigente nei confronti della maggioranza di destra, giocata di sponda con il M5S di Conte.
Mario De Michele