“L’Italia non può proteggere da sola 60 milioni di concittadini” per far fronte alle sfide globali. “Saremmo ambiziosi ma assolutamente irrealistici perché saremmo condannati a perdere le sfide. Da questo punto di vista “l’Europa è uno strumento fondamentale per proteggere i diritti dei cittadini italiani”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani al Forum ANSA-Pe. Allo stesso tempo, ha rilevato Tajani, “manca molto per avere un’Europa completamente politica, perché non siamo ancora in grado di svolgere il ruolo che dovremmo avere. A volte i Paesi si dividono, serve ancora molto. Penso all’unione fiscale, all’unione bancaria e altre cose che portino ad avere una sorta di stato federale”. Nella crisi, innescata dalla guerra in Ucraina, la reazione dell’Ue “ha avuto chiari-scuri – ha detto poi Tajani -: ha messo un tetto al prezzo del gas per battere l’inflazione e da questo punto di vista l’Ue ha battuto un colpo ma secondo me l’Ue della moneta, mi riferisco alla Bce, non si sta muovendo nella giusta direzione, anche se oggi c’è stato un inizio di ripensamento. A nostro giudizio non è un buon modo di affrontare l’inflazione”. “Io condivido quello che dicono il governatore di Bankitalia e il presidente di Confindustria, con questa linea si mettono in difficoltà famiglie e imprese. Negli Usa c’è un’altra situazione”, ha aggiunto Tajani. “L’incontro con i superstiti” della tragedia di Cutro è stato molto toccante perché abbiamo ascoltato storie strazianti. Il governo si è impegnato a risolvere i problemi posti, tutto quello che possiamo fare dal punto di vista umanitario verrà fatto”. Sottolineando che da parte loro “c’è stato un grazie per quello che sta facendo l’Italia, a dimostrazione che hanno capito perfettamente quello che è accaduto e cosa stiamo facendo per risolvere i loro problemi”. “Io sono sempre stato favorevole al Mes, da uomo di Forza Italia, ma anche come Forza Italia abbiamo molte perplessità sul regolamento del Mes, perché rischia di essere uno strumento controllato da nessuno, il suo capo non riferisce a nessuno”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri al Forum ANSA-Pe. “Non mi pare che ne abbiamo bisogno in questo momento”, ha aggiunto, e quindi “si può riflettere se si può trasformare” in uno strumento di crescita, “una sorta di Recovery Fund”.