Si chiama Irene: è una innovativa piattaforma spaziale per il rientro atmosferico, ideata dal consorzio Ali (Aerospace Laboratory for Innovation), nato a Napoli dal Polo High Tech proprio per la realizzazione della navicella. Irene è stata presentata nel corso di un convegno, nella sede della Camera di Commercio di Napoli, in occasione dei 5 anni di attività del Polo High Tech. Irene, il cui lancio è programmato per il 2015, prevede un investimento complessivo di 33milioni di euro, di cui il 50% a carico delle imprese. Al progetto partecipa il Cira di Capua, Centro aerospaziale Italiano e la Facoltà di Ingegnera dell’Università Federico II di Napoli.

“Iniziative come il Polo High Tech di Napoli Est, con la realizzazione dell’innovativa navicella spaziale Irene E L”assegnazione alla città del prossimo International Astronautical Congress – ha detto Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio – testimoniano la volontà e la capacità di affermare, attraverso le reti cooperative, una Napoli che può competere a livello internazionale anche grazie all’eccellenza delle sue imprese e dei suoi Centri di Ricerca”. E’ a Napoli est, infatti, che è nato il Polo High Tech, in un’area industriale nella quale produzione, ingegneria e ricerca nei settori dell’alta tecnologia, convivono grazie a numerose aziende, in maggioranza piccole e medie imprese. Il Polo High Tech nasce nel 2007 da queste realtà industriali, con lo sviluppo di una piattaforma di eccellenza nei settori di Aerospazio, Tlc, Ict e trasporti. Quattromila, di cui l’80% laureati, gli addetti che lavorano per il Polo che, come ha sottolineato Norberto Salza, il presidente, è “una piattaforma d’eccellenza nei settori dell’alta tecnologia e dell’aerospazio, che aggrega 60 imprese localizzate nella zona industriale di Napoli Est”. A suo avviso, puntare sull’internazionalizzazione delle aziende è stata “la chiave del successo del Polo”. Ora, ha spiegato, “occorre andare oltre i nostri limiti”, aprendosi a progetti “ambiziosi” come Irene e preparandosi al meglio a Expo 2012, che sarà ospitata proprio da Napoli, in seguito alla sua candidatura nel 2009. Per il coordinatore del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania, Luigi Carrino, “la forza di volontà che è capace di vincere sfide ambiziose, consente di realizzare progetti decisivi per lo sviluppo del territorio”. “La grande tradizione del settore nella nostra regione – ha concluso – e l’eccellenza delle sue Università e dei suoi Centri di Ricerca restano una potenzialità inutilizzata, se le capacità industriali non vengono continuamente alimentate dall’innovazione tecnologica”.

 

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