“Abbiamo davanti un orizzonte di legislatura, cinque anni. Questa è la nostra forza, ma anche l’elemento che ci carica di maggiori responsabilità nei confronti dei cittadini. Perché sentiamo, più di altri, l’onere di alcune scelte e l’aspettativa che gli italiani nutrono nei nostri confronti. Ecco, forse è questo l’elemento umano che mi sento di sottolineare: gli italiani si aspettano molto da me e non intendo deluderli”. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a Chi, in edicola oggi. “Credo che i bilanci si facciano alla fine di un’esperienza, non all’inizio – dice la premier -. È vero che sono trascorsi dieci mesi dal nostro insediamento e, se si guarda alla durata media dei governi del passato, è naturale pensare che il nostro tempo si stia per esaurire, ma il cammino che abbiamo davanti è ancora lungo”. “Oggi l’imprevisto è la previsione più accurata che si possa fare – dice ancora Meloni -. A maggio sono partita per il Giappone per il G7 e avevo appena nominato un commissario per la siccità. Pochi giorni dopo, al ritorno dal vertice, ho dovuto indicare un commissario per l’alluvione in Emilia Romagna. Può sembrare un paradosso, ma è andata esattamente così. Quello che stiamo vivendo è un tempo estremamente complesso e si deve essere pronti ad affrontare ogni difficoltà, anche la più remota e la meno prevedibile”. “Siamo solo all’inizio, c’è tantissimo da fare. A partire dal capitolo giustizia e dalla riforma costituzionale, che considero la madre di tutte le riforme per dare maggiore stabilità, autorevolezza e velocità alle nostre istituzioni”, afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a Chi, in edicola oggi, rispondendo a una domanda sugli obiettivi raggiunti dal suo esecutivo. “L’orizzonte che ho davanti è quello di legislatura ed è l’unico che mi interessi. Certo – aggiunge -, in questi primi mesi sono tante le cose che abbiamo già fatto e le riforme che abbiamo avviato. Penso alla delega fiscale, provvedimento atteso da 50 anni con il quale vogliamo abbassare le tasse, premiare chi produce di più e avere un occhio di riguardo per le famiglie e i più fragili”. Meloni sottolinea “anche a quello che abbiamo fatto con il decreto lavoro, al taglio del cuneo fiscale, che consentirà di mettere fino a 100 euro in più nelle tasche dei lavoratori, e al superamento del reddito di cittadinanza, per aiutare chi ha davvero bisogno e permettere chi è nelle condizioni di lavorare di formarsi e di trovare una nuova occupazione. E poi le tante misure previste a sostegno del nostro tessuto economico e produttivo, per difendere il made in Italy e le nostre eccellenze, per aiutare i nostri giovani a realizzare il loro desiderio di mettere su famiglia”. “Chi ci ha dato fiducia per cinque anni merita che per la prima volta dopo anni ci sia un governo che duri cinque anni e quindi faremo di tutto per arrivare fino in fondo, perché cambiare un governo ogni anno, cambiare un ministro ogni anno, la programmazione diventa difficile”, sostiene il vicepremier, Matteo Salvini, parlando al meeting di Rimini.

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