Lotta al fenomeno dei video-giochi, video-poker in particolare, e ai tentativi della criminalità organizzata di inquinare il voto del 6-7 maggio prossimi: sono due dei temi di cui hanno discusso i prefetti delle cinque province campane riunitisi questa mattina alla Prefettura di Caserta per un incontro di quelli previsti periodicamente con l’obiettivo di coordinare gli interventi e rendere noti i risultati dell’attività degli uffici territoriali di governo.
Con il prefetto di Caserta e “padrona di casa” Carmela Pagano, c’erano Andrea De Martino, prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, neo-prefetto a Salerno, Ennio Blasco prefetto a Benevento e Umberto Guidato rappresentante del Governo ad Avellino. Al termine, nel corso di una conferenza stampa, sono stati resi noti alcuni dati sull’attività di polizia amministrativa. In quattro giorni, il 29-30 marzo e il 3-4 aprile, su input delle cinque prefetture, sono stati controllati dalle forze dell’ordine 2721 esercizi in cui erano presenti video-giochi: 117 le violazioni accertate, in particolare della normativa relativa alla taratura degli apparecchi, ma anche al mancato collegamento con i Monopoli di Stato e alla presenza dei minori. Nel 2011, il 5-6 maggio e il 17-18 novembre, su 567 esercizi controllati erano state accertate 94 violazione. “E’ il segno, numeri alla mano – afferma il prefetto di Napoli De Martino – che forse gli esercenti iniziano a capire che devono mettersi in regola per non avere problemi; nonostante infatti siano quasi quadruplicati nel 2012 i controlli rispetto all’anno scorso, le infrazioni non sono cresciute allo stesso ritmo”. In quattro giorni di intensi controlli inoltre, sono state 116 le persone denunciate e 196 i provvedimenti di sequestro concernenti locali e apparecchi; nel 2011 furono 342 invece i sequestri. Eppure, da dati ancora non confermati, sembra che in questo periodo di crisi, siano stati aperte molte sale giochi, specie nel casertano e nel napoletano in particolare nella penisola sorrentina. “Continueremo a monitorare il fenomeno – assicura De Martino – anche per i nostri ragazzi”. Sul fronte delle elezioni invece, vanno avanti le operazioni di verifica della sussistenza dei requisiti di candidabilità per centinaia di persone presentatesi nelle liste elettorali. “Abbiamo attivato tutta una serie di misure affinché le prossime elezioni si svolgano senza alcuna interferenza dei clan – dice De Martino – non sveliamo la tipologia di meccanismi ma possiamo affermare che noi staremo con gli occhi aperti per tutto ciò che riguarda le elezioni, comprese le affissioni che spesso sono abusive e controllate dalla camorra”. “Appena emergerà qualcosa, a livello di candidati – afferma la Pagano – verranno subito informati i sindaci in carica per le eventuali esclusioni”. Altro tema trattato è quello delle stazioni uniche appaltanti, organismo previsto dalla legge “ma che va obiettivamente rafforzato” ammette il prefetto Pagano. “Noi invitiamo i Comuni ad aderirvi, non essendoci un obbligo di legge – spiega De Martino – ma gli enti locali devono capire che la stazione unica è il miglior strumento per evitare condizionamenti esterni”. Nel napoletano sono 13 le amministrazioni comunali che hanno aderito, mentre “in provincia di Caserta – afferma la Pagano – sono oltre 50”.