Shock a Parigi dove la stella di David – stampata con vernice blu sulle mura bianche di diversi palazzi – è apparsa in diversi arrondissement rievocando i periodi più bui della storia europea. Un atto antisemita “ignobile”, hanno subito condannato le forze politiche, con la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e la premier Elisabeth Borne in testa. Che però non è affatto isolato: sono stati 819 gli atti antisemiti registrati in Francia dopo l’attacco di Hamas, ha comunicato infatti il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. Mentre in mattinata una donna completamente coperta da velo e abito nero ha minacciato di farsi esplodere in metropolitana, gridando ‘Allah Akbar’ e ‘morirete tutti’. Ferita da un poliziotto, non aveva esplosivo con sé. Ora è ricoverata in prognosi riservata. “Queste azioni – ha osservato la sindaca del 14/o arrondissement, la zona più presa di mira dagli autori dei tag antisemiti, Carine Petit – riportano agli anni Trenta e alla Seconda guerra mondiale, che portarono allo sterminio di milioni di ebrei”. Un abitante del quartiere che stamattina ha scoperto diverse stelle davanti a casa sua, Ari Kouts, ha raccontato alla radio France Info di essere “scioccato, ma anche rassicurato dal vedere che tutto il quartiere è impressionato come me e c’è mobilitazione”. La procura ha annunciato di aver ricevuto denunce di una sessantina di stelle di David fatte stanotte. Non solo nel 14/o arrondissement, quello di Montparnasse, ma anche nel 13/o e nel 15/o. E’ già stata aperta un’inchiesta per trovare i colpevoli di “danneggiamenti” con l’aggravante di azioni commesse “in base all’origine, alla razza, all’etnia o alla religione” delle vittime. Un reato passibile di 4 anni di carcere e 30.000 euro di multa. “Ho pianto – ha confessato una donna anziana alla tv Bfm – perché sto rivivendo l’odio che abbiamo subito quand’ero bambina, non lo capisco…”. Nella capitale francese la tensione è alta in tutti i luoghi affollati per paura di attentati e il piano Vigipirate è stato posto al livello più elevato di allerta. Poco dopo le 7 una donna sulla metropolitana RER C che arrivava a Parigi dalla Val de Marne ha cominciato a minacciare i passeggeri gridando ‘morirete tutti’, ‘Allah Akbar’ e poi ‘boom’. Era completamente avvolta da un velo integrale e con un abito che la copriva interamente fino ai piedi. Diversi passeggeri sono scesi e hanno lanciato l’allarme. La polizia è intervenuta in pochi minuti evacuando la stazione Bibliothèque François-Mitterrand, la prima del treno in territorio parigino, ed ha avvicinato la donna intimandole di sedersi a terra, di mostrare le mani. L’ordine non è stato eseguito, la donna ha continuato a gridare, minacciando di farsi esplodere. Poi si è avvicinata ai poliziotti e almeno uno degli agenti ha aperto il fuoco e l’ha ferita all’addome. E’ in prognosi riservata, non aveva armi né esplosivi con sé. Si tratterebbe di una francese di 38 anni, non schedata ma già nota alla polizia. In particolare era stata fermata nel luglio 2021 mentre “andava in giro con un cacciavite in mano”, ha ricordato il prefetto Laurent Nunez, minacciando i militari dell’operazione Sentinelle. All’epoca dei fatti fu affidata ai servizi di igiene mentale per evidenti disagi di natura psichica. I segnali di allarme comunque si moltiplicano e il livello della tensione aumenta in tutta Europa. Per il presidente israeliano Isaac Herzog, l’attacco jihadista “è cominciato con Israele contro gli ebrei, ma non finirà lì. L’Europa sarà la prossima – ha avvertito – ed è per questo che stiamo combattendo una battaglia per il mondo intero”. Intervistato da Rai3, l’ex ministro della Sanità di Hamas e attuale capo del Consiglio per le relazioni internazionali dell’organizzazione a Gaza, Basem Naim, ha accusato anche l’Italia: “Israele oggi non agisce da solo – ha detto – ma per conto di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e purtroppo anche dell’Italia, che ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo”. Ed ha aggiunto: “E’ un errore gravissimo che trasforma l’Italia in una delle parti dell’aggressione contro il nostro popolo”. “La Commissione europea si oppone fermamente a tutti gli atti di antisemitismo, sono incompatibili con i valori dell’Ue e i principi fondamentali su cui l’Ue è fondata”. Lo ha detto un portavoce dell’esecutivo comunitario, interpellato sull’ondata di gesti antisemiti in aumento in Europa. Il portavoce ha ricordato le dichiarazioni fatte dalla presidente Ursula von der Leyen nei giorni scorsi. “E’ nostra responsabilità comune garantire che il nostro passato più oscuro non ritorni e dobbiamo proteggere la vita delle comunità ebraiche in Europa”, ha spiegato, sottolineando che Bruxelles “è in stretto contatto con gli Stati membri e le comunità ebraiche di tutta Europa, in particolare per quanto riguarda problemi e incidenti legati alla sicurezza”. L’Ue, ha aggiunto il portavoce, lavora con i governi “per garantire questa sicurezza, anche attraverso finanziamenti” comuni “per la protezione degli spazi pubblici e dei luoghi di culto”.