Il Qatar sta negoziando con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco a Gaza di uno o due giorni: lo riferiscono fonti a conoscenza del dossier citate dalla France Presse. Una fonte vicina ad Hamas conferma trattative in corso per la liberazione di 12 ostaggi, di cui 6 americani, in cambio di tre giorni di tregua. Ieri Axios aveva riferito di una richiesta del presidente Usa Joe Biden al premier israeliano Netanyahu di una tregua di qualche giorno per favorire la liberazione dei prigionieri. “Il regime sionista occupante non raggiungerà nessuno dei suoi obiettivi a Gaza”. Lo ha affermato il ministro della Difesa dell’Iran, Mohammadreza Ashtiani, definendo gli attacchi di Hamas contro Israele “un’operazione di successo che ha rivelato la falsità del potere sionista”. Il sostegno da parte degli Usa e di alcuni Paesi europei per Israele nella guerra a Gaza ha complicato la situazione nella regione, ha detto Ashtiani durante un incontro con l’ambasciatore turco a Teheran, Hicabi Kirlangic, come riporta Mehr. Il ministro iraniano ha anche lanciato un appello ai “governi islamici” affinché adottino misure pratiche contro Israele, come l’imposizione di sanzioni economiche e l’embargo sull’esportazione di energia e carburante. “Le organizzazioni internazionali, soprattutto le Nazioni Unite, dovrebbero rompere il silenzio e prendere una seria decisione contro le recenti minacce del ministro per la Tradizione ebraica di Israele, Amichai Eliyahu, il quale ha detto che l’uso di armi nucleari nella guerra a Gaza è un’opzione per Tel Aviv”. Lo ha affermato il capo dell’Organizzazione per l’Energia atomica dell’Iran, Mohammad Eslami. “Ancora una volta, un funzionario israeliano ha confessato il possesso di armi nucleari da parte di Israele e, cosa ancora più importante, ha sfidato lo Statuto dell’Onu e il diritto internazionale minacciando il popolo di Gaza”, ha detto Eslami durante un’intervista con Irna, aggiungendo che “questo tipo di insolenza è stata una seria minaccia contro la pace e la sicurezza a livello internazionale”. Il funzionario di Teheran ha anche chiesto all’Agenzia internazionale per l’Energia atomica di denunciare la questione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il premier Benjamin Netanyahu ha convocato oggi un incontro urgente con i dirigenti degli insediamenti ebraici in Cisgiordania. “Questo incontro – ha affermato, in un comunicato – rientra nella visita odierna del Gabinetto di guerra nel comando della Regione militare centrale alla luce degli avvertimenti dei responsabili alla sicurezza per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria”, cioè in Cisgiordania. “Se i crimini del regime sionista contro Gaza continuano, la dimensione del conflitto e della guerra nella regione si espanderà”: lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. “L’America non può, da una parte, mandarci un messaggio dicendo che non sono a favore dell’allargarsi del conflitto nella regione e poi permettere al regime sionista di commettere crimini di guerra su larga scala contro la nazione palestinese”, ha aggiunto Kanani. Lo rende noto il governo di Teheran. Israele ha colpito il territorio libanese più volte nelle ultime 24 ore. Lo rendo noto l’esercito israeliano, definendo i suoi attacchi come “risposte al fuoco” contro lo Stato ebraico e a “un obiettivo aereo sospetto” rilevato in territorio israeliano. Nella tarda serata di ieri il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha detto che gli aerei da guerra delle Idf hanno colpito più volte obiettivi di Hezbollah il Libano tra cui un “magazzino, posizioni di lancio, infrastrutture e siti in cui si trovano mezzi tecnologici”. ono saliti a 31 i soldati israeliani morti dall’avvio dell’operazione terrestre a Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. L’ultimo in ordine di tempo – ha fatto sapere l’esercito – è stato Yaacov Ozeri (28 anni) della 410/a Brigata corazzata ucciso ieri nel nord della Striscia. Inoltre – secondo la stessa fonte – ci sono anche tre soldati che sono stati feriti in modo grave sempre durante i combattimenti di ieri. a polizia ha identificato i corpi di 843 cittadini israeliani uccisi nell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre ai kibbutz di frontiera. Lo ha fatto sapere la stessa polizia. L’esercito israeliano ha ucciso nella notte, in un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui Abu Zina è stato “uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era un esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi utilizzati dai terroristi”. Il portavoce ha poi aggiunto che la notte scorsa è stata eliminata “una cellula terroristica che progettava di lanciare missili anti tank contro i soldati”.