L’amministrazione del presidente americano Joe Biden ha perso un’opportunità per “essere all’altezza della sua alta retorica a sostegno dei diritti umani e di un ordine internazionale basato sule regole”: lo afferma la responsabile di Oxfam America, Abby Maxman, secondo la quale il veto statunitense alla risoluzione dell’Onu per un cessate il fuoco a Gaza mette “un altro chiodo nella bara per la credibilità degli Stati Uniti in materia di diritti umani”. Maxman, riporta la Bbc, afferma che il mondo è “pronto affinché l’orribile carneficina di Gaza finisca e si concentri sul rilascio degli ostaggi e sull’aiuto ai palestinesi a ricostruire le loro vite”. Secondo la funzionaria della ong, gli Stati Uniti hanno “giustamente sostenuto che Israele ha il diritto di difendere il suo popolo dagli attacchi”, ma la Casa Bianca “non ha sfruttato il suo rapporto speciale con Israele per porre fine a questa crisi vertiginosa”. Gli Stati Uniti rischiano la “complicità in crimini di guerra” a Gaza con il loro veto per bloccare la risoluzione del cessate il fuoco delle Nazioni Unite: lo afferma il direttore di Human rights watch (Hrw) all’Onu, Louis Charbonneau. Secondo Charbonneau, riporta la Bbc, il veto statunitense ha impedito al Consiglio di Sicurezza di “fare alcune delle richieste che gli stessi Stati Uniti avevano fatto a Israele e ai gruppi armati palestinesi”, inclusi il rispetto del diritto internazionale umanitario, la protezione dei civili e il rilascio di tutti i civili tenuti in ostaggio. “Continuando a fornire a Israele armi e copertura diplomatica mentre commette atrocità, inclusa la punizione collettiva della popolazione civile palestinese a Gaza, gli Stati Uniti rischiano di essere complici di crimini di guerra”, sottolinea il rappresentate di Human Rights Watch. Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha ringraziato gli Usa per il veto al Cds Onu sul cessate il fuoco a Gaza. Al tempo stesso ha attaccato il segretario generale Antonio Guterres accusandolo di stare dalla parte di Hamas. Cohen ha espresso “la gratitudine di Israele all’alleato americano per il suo sostegno nel continuare la lotta per riportare a casa gli ostaggi e eliminare Hamas”. Per Cohen la posizione di Guterres è “una vergogna e un marchio di Caino per l’Onu. La richiesta dell’Articolo 99, che non avanzata per la guerra in Ucraina o in Siria, è un altro esempio della posizione parziale e unilaterale di Guterres”.