Non gli è piaciuto affatto l’articolo di Italia Notizie sul documento presentato da 9 consiglieri comunali sul futuro dell’ex Municipio Atellano (clicca qui). Al contrario condivide il ragionamento di fondo dei firmatari con l’unica osservazione critica sul metodo. Andrea Villano va nel merito della nuova grana scoppiata nella coalizione guidata da Antonino Santillo. “Non capisco – afferma il leader di Orta al Centro – perché non sono stati interpellati tutti i gruppi. Noi siamo assolutamente d’accordo sulla necessità di coinvolgere il più possibile i componenti dell’assise sulle scelte riguardanti lo storico immobile. C’è da approvare nel civico consesso la modifica dello schema di convenzione, per cui mi sembra scontato recepire le posizioni di tutti i consiglieri. Spetta all’adunanza consiliare pronunciarsi in merito, è doveroso che i membri dell’assise debbano discutere, assieme alle forze politiche, sulla posizione del comune di Orta di Atella. Consentitemi di dire – aggiunge Villano – che non mi è piaciuto il taglio dell’articolo pubblicato dalla vostra testata. Non si tratta di una resa di conti politica nella maggioranza, altrimenti si perderebbe di vista il vero problema, cioè quale prospettiva vogliamo dare all’ex Municipio Atellano. I 9 consiglieri chiedono legittimamente chiarimenti e invocano un maggiore coinvolgimento dei soggetti politici su una decisione importante per la crescita socio-culturale del territorio atellano. Come dargli torto? Siamo completamente d’accordo. Ci dispiace, ripeto, soltanto per non essere stati consultati. Avremmo compiuto assieme questo percorso. Ma – precisa l’ex sindaco – non è successo nulla di irreparabile. Sediamoci attorno a un tavolo politico-amministrativo per dare un indirizzo unitario su una questione di prioritaria importanza. Le decisioni vanno assunte in un clima di confronto sereno, per il bene di tutti”. Chiarito l’aspetto prettamente politico, Villano sposta i riflettori sul merito. E anticipa la posizione di Orta al Centro. “Da un lato ci sono aspetti ancora da definire e chiarire, come è rimarcato nel documento, dall’altro però abbiamo l’obbligo di non far “scappare” il Polo museale campano, non possiamo perdere il treno dello sviluppo e della crescita culturale. Condividiamo – sottolinea Villano – la necessità che Orta di Atella svolga un ruolo da protagonista. Mi sembra il minimo visto che il nostro comune possiede il 47,50% della proprietà dell’immobile. In quest’ottica proponiamo la creazione di una Fondazione, sul modello della Reggia di Carditello, con la presidenza assegnata alla nostra città. Sia chiaro, i membri della Fondazione non percepiranno un euro. Qui si tratta del futuro dei nostri figli, ai quali dobbiamo offrire delle valide alternative alla deriva sociale dovuta anche alla vicinanza con Caivano. Lo spaccio di droga colpisce soprattutto i giovani. L’amministrazione e la politica hanno il dovere di intervenire con misure concrete”. L’ex fascia tricolore spiega nei dettagli la proposta di Orta al Centro: “La delibera di approvazione della nuova convenzione da approvare in assise già deve contenere la proposta di costituzione della Fondazione con annesso statuto. Poi il comune di Orta di Atella deve essere bravo a portare anche Sant’Arpino e Succivo su questa strada. Ma dobbiamo comprendere un aspetto decisivo: c’è una fase che riguarda i tre comuni e il Polo museale e una fase che riguarda la Fondazione per Sud e il bando vinto dalla coop Terra Felix. Se ci sono punti oscuri che riguardano la gestione – assicura Villano – saremo i primi a chiedere chiarimenti. Ma adesso il tema è un altro: non possiamo demolire l’accordo con il Polo museale, altrimenti salta tutto. A perderci saranno i cittadini. Sfumerebbe un volano per il rilancio sociale e culturale dell’intero Agro atellano. A mio avviso, quindi, dobbiamo lavorare su un doppio binario: da un lato ottenere tutti i chiarimenti su eventuali punti oscuri, per consentire ai consiglieri di deliberare avendo contezza dei fatti, dall’altro perseguire la riqualificazione dell’ex Municipio Atellano che, ribadisco, con l’ausilio del Polo museale campano potrebbe diventare un punto di riferimento storico-artistico-culturale non solo dell’area atellana ma dell’intera provincia di Caserta e della Campania. Se ci confrontiamo su questo – conclude Villano – sono certo che troveremo una soluzione condivisa”.
Mario De Michele