L’equipaggio della nave italiana Enrico Ievoli, sequestrata dai pirati il 27 dicembre al largo delle coste dell’Oman con a bordo anche sei marinai italiani, e’ stato liberato. La notizia e’ stata data dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi, da Giacarta, dove si trova in missione per un tour in Estero Oriente.

Cinque dei membri italiani dell’equipaggio, compreso il comandante Agostino Musumeci, sono siciliani e il sesto e’ un pugliese. A bordo della motonave della Marnavi si trovavano anche sette marinai indiani e cinque ucraini. Comandante ed equipaggio della stanno bene. A confermarlo e’ stato Gennario Ievoli, che con il padre Domenico, armatore della Marnavi proprietaria della nave, ha sentito via radio Agostino Musumeci. Gennaro Ievoli, che e’ anche vicepresidente della compagnia che vanta una flotta di 36 navi, sottolinea che “non si parla di riscatto” per la liberazione: “ci sono stati mesi di trattative a livello politico condotte dallo Stato italiano, attraverso la Farnesina, e noi”, ha detto. Terzi ha spiegato che la liberazione dell’equipaggio e’ avvenuta con la partecipazione di un’unita’ della Marina Militare, la fregata Scirocco, e di unita’ elicotteristiche. Il ministro degli Esteri ha espresso “grande soddisfazione per un esito positivo perseguito con tenacia, determinazione, e altissima professionalita’ da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, ai quali va la mia piu’ sentita riconoscenza”. La vicenda, ha sottolineato, e’ stata in questi mesi al centro di un’ampia azione diplomatica svolta anche nei confronti delle autorita’ somale, alle quali e’ stato da parte italiana richiesto il massimo impegno affinche’ i nostri connazionali potessero tornare sani e salvi a casa. Questo caso, ha aggiunto Terzi, conferma ulteriormente la gravita’ della minaccia alla sicurezza rappresentata dal fenomeno della pirateria su cui l’Italia e’ impegnata per favorire la massima attenzione ed un sempre maggiore coordinamento nell’azione di contrasto da parte della comunita’ internazionale, sia sul piano bilaterale che attraverso i principali fori multilaterali, come avvenuto piu’ di recente anche in ambito G8 e nel Consiglio Nato-Russia dove proprio l’Italia ha posto con enfasi la questione nell’agenda delle consultazioni tra gli alleati. La Ievoli era gia’ stata assaltata dai pirati nel 2006 quando il cargo si trovava al largo dello Yemen. Partita da Fujairah, negli Emirati Arabi, alla volta del Mediterraneo, trasportava circa 15.700 tonnellate di soda caustica. La fregata Scirocco della Marina militare e le unita’ elicotteristiche intervenute dopo la liberazione della nave italiana si sono limitate a fornire “un supporto tecnico-logistico” garantendo la sicurezza del cargo e dell’equipaggio dopo il rilascio, ha precisato la Marina. La “Scirocco” e’ impegnata nel contrasto al fenomeno della pirateria nelle acque dell’Oceano Indiano nell’ambito dell’operazione Atalanta assegnata al dispositivo militare Eunafor di cui fa parte. “Enorme soddisfazione” e’ stata espressa dall’inviato della Farnesina per le emergenze umanitarie Margherita Boniver, secondo la quale, “evidentemente un sempre migliore coordinamento antipirateria da senza dubbio frutti molto positivi”. Soddisfatti anche il presidente del Copasir Massimo D’Alema.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui