Tutti i consiglieri comunali alla corte di Antonino Santillo. Le forze politiche? Non invitate, non contano. Il sindaco raggiunge l’obiettivo sulla scia del marchese del Grillo: “Io so io, e voi non siete un ca**o!”. Liquidati d’un colpo i partiti. Tutti? Lo sapremo prestissimo. Oggi alle 18.30 si terrà l’incontro che di fatto fa calare il sipario su una crisi nata male e finita peggio. Sul tappeto restano tutti i nodi. Quello gordiano riguarda il rischio di condizionamenti esterni all’amministrazione locale. Come nel caso Lampano non se ne parla più. Almeno in sede politica. Come mai? Boh. Anche su questo aspetto attendiamo sviluppi. Nel frattempo si è consolidato un dato incontrovertibile: l’eminenza grigia Gianfranco Piccirillo, cugino di Santillo, vince la sua battaglia, che ovviamente con la politica non ha nulla a che vedere. Out chi disturba il manovratore, lui stesso, dentro solo chi si accuccia per un motivo o per un altro. Nessuno dei quali nobile. La crisi servirà a fare la cernita dei “buoni” e dei “cattivi”. All’incontrario. Per “buoni” si intendono gli allineati. Pronti a dire sì ad ogni costo. I “cattivi” sono i non allineati. Quelli che “sì dobbiamo amministrare ma senza finire in un burrone”. La vittoria di Piccirillo sarà una vittoria di Pirro? Lo dirà il tempo. Non si dovranno attendere le calende greche. Tutto si chiarirà nel giro di poco. E siamo certi che sulla lavagna dei “buoni” e dei “cattivi” saranno invertiti i nomi. Sarà tardi per dire: “Avevi ragione”. Già oggi è tutto così evidente che c’è puzza di malafede. Quei “bravi ragazzi” sono in azione. Chi non li vede gira lo sguardo da un’altra parte. Si chiama paura. Ma in alcuni casi è collusione. Sapremo anche questo. Come si dice? “La politica deve arrivare prima”. Se non arriva proprio è un bel problema per tutti. Pardon, per i “veri” cattivi. Quelli che tirano i fili. Che però non sono dietro le quinte. Tutti sanno chi sono. Qualcuno li vede pure. Ma “the show must go on”. Pure se è un pessimo spettacolo. Oggi alla riunione tra Santillo e i consiglieri comunali ci saranno applausi scroscianti. E poi? Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza.
Mario De Michele