Il Pd di Caserta è talmente democratico che ognuno fa tutto ciò che gli pare. Sembra sempre più un circolo ricreativo. Uno non sa cosa fare un giorno e partecipa alla riunione con il commissario provinciale Susanna Camusso. Si parla della posizione del partito in Provincia. La senatrice è categorica: “Siamo alternativi a Magliocca, i Comuni con sindaci del Pd non devono votare il bilancio!”. Tutti i presenti annuiscono. Decisione presa. Finisce l’incontro. Baci e abbracci. Poi nel giorno dell’assemblea dei sindaci per l’approvazione dello schema dell’esercizio annuale 2024 e del pluriennale 2024-2026 Lorenzo Di Iorio, primo cittadino di Sessa Aurunca, tesserato dem, si alza baldanzoso e vota a favore. Il sindaco di Cesa Enzo Guida, sulla carta del Pd, opta per una variazione sul tema. Delega il consigliere Cesario Villano. Che, meno baldanzoso perché trombato alle provinciali, vota anche lui a favore del bilancio targato Magliocca. Ecco la dimostrazione plastica di un partito che sprizza democrazia da tutte le parti. Che bello. Pazienza se Di Iorio, uomo di Gennaro Oliviero, il quale ha fatto eleggere due consiglieri provinciali (Marco Cicala e Michele Caporaso) che siedono all’opposizione, ha messo in imbarazzo il suo referente. Il sindaco sessano è fatto così: un po’ di qua (con Oliviero), un po’ di là (con Giovanni Zannini), un po’ dove capiterà. Un sindaco naif, insomma. Ha un grande futuro in un partito che non dice di “no” a nessuno, in un mood ecumenico. E che sarà mai se Enzo Guida, accondiscendente durante la riunione con la Camusso (“Siamo alternativi a Magliocca, i Comuni con sindaci del Pd non devono votare il bilancio!”), delega un consigliere della sua amministrazione che vota a favore del bilancio provinciale? È la democrazia, bellezza! Quindi ognuno fa tutto ciò che gli pare. E che male fa il dem Guida se da mesi ha come unico riferimento Zannini tenendosi lontano anni luce da Oliviero e Stefano Graziano? Due esponenti minori: il primo è presidente del consiglio regionale della Campania, il secondo deputato del Pd, unico casertano. In un circolo ricreativo tutto è concesso. Soprattutto perché puntualmente quando la Camusso indica una strada e qualcuno non la segue non accade mai nulla. “Bisogna votare no”, ma quelli votano sì. E dunque? Niente. Avanti popolo… Se non fosse che il Pd casertano ha perso il popolo. Da qui a poco si vedrà arrivare un signore con aura ieratica e in abito talare per l’estrema unzione. Amen. La Camusso se ne accorgerà?
Mario De Michele