Era il 18 gennaio 2024. Oltre un mese fa. Raffaele Lampano, allora capogruppo di Orta al Centro, poi dichiaratosi indipendente, protocollò due richieste di accesso agli atti amministrativi (in basso). Un’azione di sindacato ispettivo sull’operato dell’assessore alle Politiche sociali Pasquale Pellino e su quello ai Lavori pubblici Andrea Villano, con delega anche di vicesindaco. Un intervento a gamba tesa. Abbecedario della politica: un esponente della maggioranza che chiede lumi sull’attività di due assessori, uno dei quali nell’orbita del suo gruppo, apre una gigantesca contraddizione interna. Al punto che nella lettera di dimissioni da sindaco, poi ritirate, Antonino Santillo fa esclusivo riferimento all’accesso agli atti di Lampano. Peccato che la crisi politica si sia successivamente incanalata solo e soltanto sugli assetti nella maggioranza (le poltrone) senza mai fare chiarezza sul casus belli. Come mai? Eppure tra i cittadini il caso Lampano ha fatto scalpore. In tanti si chiedono tuttora perché Santillo non ne parli più. Ad oltre un mese dall’accesso agli atti lo stesso richiedente non ha ancora sciolto le riserve. E l’assessore Pellino? “Sono assolutamente sereno. Il mio assessorato, gli uffici comunali e le associazioni non hanno nulla da nascondere. Abbiamo operato nel totale rispetto delle regole”. Entrando nel merito dei numeri (i soldi spesi) scopriamo che si tratta di parva materia: circa 9mila euro per una serie di eventi natalizi promossi dalle associazioni con un significativo successo di pubblico. “Si tratta – spiega Pellino – di fondi ministeriali erogati dall’Ambito C6. Inutile dire che è stato tutto rendicontato, vagliato dagli uffici preposti e poi inviato a Roma. Si è montato un caso sul nulla. Le porte del mio assessorato sono sempre aperte, non capisco perché i chiarimenti non siano stati chiesti al sottoscritto. Ma – precisa Pellino – alla fine è andata meglio così, chi nutriva fantomatici dubbi ha tutta la documentazione a disposizione per schiarirsi le idee. Galateo politico vorrebbe che al termine dell’acquisizione e della consultazione degli atti siano dette parole chiare sulla correttezza del sottoscritto e dell’intera filiera istituzionale e associativa, altrimenti si generano dubbi infondati e strumentali. Questo fa male all’intera amministrazione comunale”. Una richiesta legittima. Sul piano amministrativo per Pellino ben vengano le azioni di sindacato ispettivo ma se le carte sono a posto è d’obbligo che i promotori siano pronti a dirlo pubblicamente fugando ogni ombra. Torniamo alle iniziative. Tutte rivolte ai bambini da 6 ai 14 anni, in una logica di partecipazione e condivisione. “Sono stati importanti momenti di aggregazione”, sottolinea l’assessore di Coraggio. Che aggiunge: “Non c’è nulla di male se qualche associazione ha chiesto una sponsorizzazione ai privati. È stato fatto tutto in piena trasparenza, come risulta dagli atti. Perché non si dice, invece, che qualche associazione con i pochi fondi pubblici ottenuti non è riuscita nemmeno a coprire i costi degli eventi? Alimentare una criminalizzazione nei confronti delle associazioni, che hanno raggiunto l’obiettivo di ricreare un senso di comunità durante il Natale, è disdicevole. Sfido chiunque – conclude Pellino – a dimostrare che non abbiamo operato nel massimo rispetto delle regole”. Il caso Lampano è in realtà un non caso. Qualche gruppo sgomita per entrare in giunta, forse proprio ai danni di Coraggio. Ma Pellino non vuole buttarla in politica: “Non mi interessano le manovre di persone che dicono una cosa e ne fanno un’altra. L’esecutivo sta lavorando nell’interesse della città. Nei prossimi giorni sarà pronta la gara per il servizio di igiene urbana con base d’asta di svariati milioni di euro. Abbiamo chiesto che fosse espletata dalla Prefettura, ma ci è stato detto che accettano solo gare riguardanti il Pnrr. Quindi abbiamo optato per la Provincia. Perché non si svolgerà presso la Cuc di Nola? Per un criterio di rotazione, indicato proprio dal gruppo Coraggio. La politica non ci metterà becco. Mi dispiace deludere qualcuno”. Pasquale Pellino si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo un mese di bombardamento. Solo e sempre “fuoco amico”.
Mario De Michele
LE RICHIESTE DI ACCESSO AGLI ATTI DI RAFFAELE LAMPANO