TORRE DEL GRECO – Ha trovato il suo vecchio negozio, lasciato da appena tre mesi, con le mura esterne e la serranda imbrattata di una sostanza oleosa e denuncia: “Il fatto è da ricollegarsi alla mia candidatura al Consiglio comunale”. Un nuovo caso scuote la campagna elettorale per le amministrative a Torre del Greco (Napoli), la città con il maggior numero di abitanti in Campania chiamata al rinnovo dell’assise cittadina.
Protagonista stavolta è una candidata alla carica di consigliere in Italia dei valori, che questa mattina ha trovato il suo vecchio negozio, del quale è ancora visibile l’insegna, imbrattata con una sostanza oleosa. Per la candidata, che ha presentato denuncia al locale commissariato di polizia, l’episodio è da ritenersi “inerente alla candidatura”. “Qualche giorno fa – ha riferito – sono stata avvicinata da due persone di sesso maschile, di circa 24-25 anni, accento locale, ai quali non ho prestato molta attenzione per la loro descrizione fisica. Gli stessi mi hanno proposto il servizio di affissione dei miei manifesti per la campagna elettorale, in modo chiaramente abusivo. Ma ho rifiutato la loro offerta”. In pochi giorni è il terzo episodio legato alla campagna elettorale per il voto del 6 e 7 maggio: la settimana scorsa prima all’esterno del comitato elettorale di un candidato al Consiglio comunale del Pdl è stata fatta esplodere una bomba-carta e poi sabato sera, nel corso di un dibattito politico, ci sono state forti contestazioni nei confronti dei quattro candidati a sindaco.