SALERNO – Momenti di tensione stamani in Piazza Vittorio Veneto a Salerno nel corso della cerimonia di commemorazione del 25 aprile. Una cinquantina di persone hanno contestato duramente il rappresentate della Provincia di Salerno, l’assessore alle Grandi Opere Antonio Fasolino (Pdl).
Quando Fasolino stava per prendere la parola la contestazione è diventata più aspra. Tant’é che l’assessore è stato costretto a rinunciare al proprio intervento, sepolto dai fischi e dalle urla dei manifestanti che hanno intonato il canto partigiano “Bella Ciao”, e mostrato anche uno striscione con scritto: “I partigiani sono morti per la libertà, Cirielli lo nega, dimettiti”. Il riferimento è alle dichiarazioni sul 25 aprile del presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, che è anche alla guida della commissione Difesa della Camera. Tra l’altro, Cirielli – in un manifesto fatto pubblicare anche da alcuni giornali – ha affermato che oggi debba essere celebrata “la vittoria della democrazia” contro il nazifascismo, ma senza dimenticare “i limiti e le ombre del movimento partigiano”, rivolgendo anche “un pensiero commosso” alle vittime della Repubblica di Salò ed a quelle delle Foibe.
La tensione ha indotto la polizia a formare un cordone di sicurezza a tutela del rappresentante dell’Ente Provincia. Nella piazza antistante la stazione ferroviaria del capoluogo sin da stamani si erano radunati numerosi iscritti alla Cgil, all’Usb, rappresentanti dei Giovani Democratici, Sel e Rifondazione Comunista e anche una scolaresca, che per motivi precauzionali, quando è esplosa la contestazione è stata fatta allontanare. Duro il commento del segretario generale campano della Cgil, Franco Tavella: “Le tensioni che hanno caratterizzato la celebrazione del 25 aprile a Salerno sono purtroppo la conseguenza di una vergognosa campagna di provocazione che il presidente della Provincia scientificamente mette in campo ogni anno in occasione della Festa della Liberazione”.
Alle contestazioni, secondo Tavella, “le forze dell’ordine hanno tentato di rispondere con durezza”. Stamane si sono avuti anche contatti tra manifestanti e polizia; dopo la contestazione all’assessore Fasolino, infatti, gli agenti hanno formato un cordone di sicurezza attorno al rappresentante della Provincia e ne è nata una calca con spintoni per allontanare i manifestanti. La calma è tornata dopo pochi minuti con la decisione di interrompere la cerimonia. Non si sono segnalati feriti o fermati. Dopo il rappresentante della Provincia, avrebbero dovuto prendere la parola esponenti del mondo sindacale e una anziana partigiana.