Il ritardo è preferibile all’errore. Forse Andrea Villano si è ispirato a Thomas Jefferson. Più semplicemente ha dovuto fare i conti con il rischio di perdere i finanziamenti e con una macchina amministrativa sempre più sprovvista di personale. Ma alla fine l’obiettivo di far partire i lavori di restyling delle strade, ridotte ormai a un campo di battaglia, è stato raggiunto. Si poteva fare prima? Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici risponde con onestà intellettuale: “Certamente si sarebbe potuto accelerare per non ritrovarci in questa situazione di emergenza, ma abbiamo dovuto tenere conto, da una parte, delle tante attività svolte sul territorio dalle società coinvolte in altrettanti progetti cruciali per la nostra città, quali la rete della fibra e la rete idrica, e dall’altra, della lentezza degli atti burocratici che vengono portati avanti in un nostro peculiare e critico contesto di carenza di dipendenti comunali”. Due motivazioni oggettive ma forse proprio per questo il sindaco Antonino Santillo avrebbe dovuto spingere per l’approvazione di una pianta organica molto più consistente delle 52 unità previste nella delibera sulla dotazione del personale. Un numero sicuramente esiguo per una città di quasi 30mila abitanti, anche alla luce dei pensionamenti che ogni anno riducono ancor di più all’osso una macchina amministrativa ormai esangue. Di questo passo ci si ritroverà nella situazione paradossale di avere difficoltà ad aprire il municipio agli utenti. Torniamo alle strade colabrodo. Anzi, sotto bombardamento, perché è così che appaiono alcune zone del paese non percorribili né a piedi né sui veicoli. “I finanziamenti – osserva Villano – sono stati intercettati dall’ufficio tecnico durante la gestione commissariale. Per prima cosa ho fortemente incalzato il Ministero delle Infrastrutture per non perdere i fondi, ottenendo una proroga da luglio e settembre 2023. Poi mi sono adoperato per l’avvio delle opere che sono iniziate lo scorso 18 marzo. Si tratta di interventi importanti che risolveranno un problema, ne sono più che consapevole, divenuto insostenibile. Ora – sottolinea l’esponente di Orta al Centro – bisognerà monitorare l’attuazione dei lavori e il rispetto dei tempi”. Il calendario è zeppo di interventi. Il primo step riguarderà le seguenti strade: via Mascagni, via Vivaldi, via Murolo, via A. Del Prete, via Berlinguer, via Cavour e via Carducci. A seguire toccherà a via Mazzini, via Bugnano, via Vanvitelli, via Troisi, via Verdi, via Lampitelli e via Pellico. Oltre al rifacimento della sede stradale sarà realizzato in diverse aree anche l’impianto di pubblica illuminazione. “Chiediamo – afferma il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici – collaborazione e pazienza ai cittadini per gli inevitabili disagi che si avranno durante il corso delle opere. Il rifacimento di tutte le strade cittadine rappresenta una nostra priorità amministrativa, compatibilmente con le esigue risorse finanziarie da intercettare sicuramente con nuovi progetti e finanziamenti. Questa è la nostra sfida”. Insomma, si potrebbe dire meglio tardi che mai. Ma è giusto rimarcare (dare a Cesare quello che è di Cesare…) l’inefficienza della precedente amministrazione targata Vincenzo Gaudino. Il disastro stradale che vive Orta di Atella non si è compiuto nei primi 10 mesi di gestione Santillo. Basta farsi un giro in città per costatare che le catastrofiche condizioni delle arterie hanno un’origine più lontana nel tempo a conferma del fallimento su tutti i fronti del governo locale di centrosinistra. Sul fronte delle opere pubbliche l’assessorato guidato da Villano, sicuramente tra i più attivi, si è prodigato per l’attuazione di un lungo elenco di lavori per la rigenerazione urbana. Il bocciodromo è quasi pronto e sarà affidato in gestione, interventi in corso per il parco giochi di via Verdi (sarà approvata una variante), consegnati i lavori sia per l’impianto da tennis, sia per il corpo A della scuola media Stanzione. “Abbiamo lavorato tanto – precisa Villano – e presto si vedranno i primi risultati importanti. Sono quasi terminati gli interventi per l’adeguamento funzionale e la messa in sicurezza della palestra del plesso Villano. Sono stati completati i lavori di efficientamento energetico della casa comunale. Dopo l’approvazione del bilancio saranno appaltate le opere di messa in sicurezza e adeguamento antincendio della scuola Stanzione e per il rifacimento di altre strade. Inoltre, è tutto pronto per la realizzazione della rete di videosorveglianza cittadina. Infine siamo alla progettazione esecutiva per il nuovo Centro comunale di raccolta rifiuti nell’area Pip”. Insomma le opere pubbliche non mancano. E se il ritardo è preferibile all’errore, per dirla con Jefferson, è anche vero che tardare troppo anche in futuro sull’avvio e il completamento dei lavori significherebbe perseverare. Che sarebbe diabolico.
Mario De Michele