AVERSA – “E’ stato un atteggiamento irrispettoso verso i presenti e verso chi ha organizzato il convegno”. Il candidato sindaco di Democrazia & Territorio Antimo Castaldo commenta così il gesto di Giuseppe Sagliocco, che ha lasciato la sala ‘Caianiello’ dell’ex Macello prima del termine del convegno organizzato dalla Consulta della Persone Diversamente Abili e senza porre la sua firma di adesione al documento programmatico presentato ai candidati sindaci dalla stessa Consulta. Sagliocco è andato via durante l’intervento di Castaldo, non prima però di aver interrotto, almeno in un paio di occasioni, il leader del movimento politico che si presenta con una propria lista alle elezioni del 6 e 7 maggio.

“E’ la dimostrazione che il candidato della destra è allergico al confronto pubblico, – continua Castaldo – quello che io chiedo da quando è iniziata la campagna elettorale. Eppure non mi sembra di aver detto cose inesatte. Perché non si può parlare di un tema così delicato e importante senza rendersi conto del nulla che si è fatto in questi dieci anni di Amministrazione. Lo si evince dal documento presentato dalla Consulta. Possibile che nessuno è responsabile? Siamo d’accordo che in questo territorio i soldi sono stati spesi male, ma quando io e Sagliocco diciamo queste cose sembra che stiamo dalla stessa parte. Ma è chiaro che non è così. Sagliocco, ancora una volta, dimostra di essere la continuità di quest’Amministrazione, perché con essa ci fa accordi elettorali. La vera discontinuità è rappresentata dal sottoscritto. Bisogna partire dal concetto che i diritti delle persone disabili sono diritti e non pratiche clientelari. Quando si dice di non lasciare sole le famiglie si afferma solo uno slogan, perché le famiglie sono già state lasciate sole. Per rigenerare il tessuto sociale c’è bisogno di invertire le tendenze culturali, coordinando gli sforzi dell’Ente comunale con l’associazionismo laico e cattolico, in una forma di sussidiarietà che sarà la vera sfida per la prossima Amministrazione, oltre a mettere in campo politiche di diritti e dignità sociale, partecipazione e cittadinanza attiva. Chi avrà la responsabilità del governo locale dovrà necessariamente adottare un metodo fondato sull’ascolto e la valorizzazione delle iniziative associative. Queste cose noi le abbiamo nel programma, pronto da due anni e reso pubblico nello scorso gennaio. Del programma di Sagliocco non si vede neanche l’ombra. Quindi, non solo io ho sottoscritto le proposte della Consulta, mentre Sagliocco è andato via, ma m’impegno a mettere in pratica, su questo ed altri temi, tutte quelle sinergie utili a coinvolgere istituzioni, associazioni e cittadini attivi.

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